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Fipe-Confcommercio: "acconto entro marzo"
“Serve l’erogazione immediata di un acconto alle imprese basato su quanto dato nel 2020", dice il presidente di Fipe Toscana Aldo Cursano, "i nostri conti correnti sono già predisposti, non serve altro che un aiuto fattivo. Una boccata d’ossigeno fondamentale. Il secondo passo è programmare la ripartenza: non possiamo vivere di aiuti, vogliamo tornare a vivere con dignità del nostro lavoro, salute e sicurezza sono sempre state le nostre priorità”. “Con il premier Draghi stiamo vedendo il superamento dei vecchi criteri e un’altra impostazione. In gioco c’è la pace sociale di questo Paese”, chiosa Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana.

Balneari alla ricerca di una tutela
Tra fronte giudiziario e compiti delle istituzioni, il Sindacato Balneari di Confcommercio cerca di trovare una soluzione al contenzioso che si sta aprendo nei confronti delle Amministrazioni Comunali della costa toscana, dopo che l'Antitrust ha promosso un ricorso al Tar contro il Comune di Piombino per far dichiarare l'illegittimità delle proroghe delle concessioni demaniali al 2033 formalizzate ai balneari. Se ne parla giovedì 11 marzo 2021, alle ore 15 in diretta online sulla pagina Facebook di Confcommercio Toscana. Interverranno il presidente nazionale di SIB avv. Antonio Capacchione, la presidente di SIB Toscana avv. Stefania Frandi e la prof.ssa avv. Elisa Scotti. Introduce e modera gli interventi il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.

Maestri di sci, un aiuto dalla Regione Toscana
Entro il 15 marzo è possibile inoltrare on line la domanda per accedere al contributo stanziato dal Consiglio Regionale della Toscana per sostenere i maestri di sci operanti sul territorio e iscritti all'apposito Albo, colpiti dalla crisi economica causata dal Covid-19. I contributi sono concessi entro il limite di 800,00 euro per ogni avente diritto, sulla base del numero delle domande validamente presentate e tenuto conto delle risorse disponibili, che arrivano a 200mila euro complessive. Per informazioni e assistenza, rivolgersi alla sede territoriale Confcommercio più vicina.

Ristorazione, "qualcosa si muove per le imprese del settore"
Lo conferma il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni: "Fipe-Confcommercio ha chiesto al ministro allo sviluppo economico Giorgetti che vengano approvate rapidamente misure serie e tangibili, attraverso il decreto ristori, per avere indennizzi a fondo perduto calcolati sul reale calo dei fatturati. Ha chiesto anche un piano di effettiva ripartenza per una riapertura graduale ma stabile delle attività, in modo che si possa stare aperti a pranzo e cena quando siamo in fascia gialla e almeno a pranzo quando siamo in fascia arancione. Attendiamo fiduciosi. Attenzione anche perché, nel frattempo, stanno arrivando i primi bonifici del bonus filiera".

Il terziario si mobilita: il 1° marzo tutti in piazza nelle città toscane
Presentata a Firenze, nel corso della conferenza stampa ospitata nella sede della Camera di Commercio, la manifestazione “Salviamo le imprese. Salute e lavoro possono convivere” organizzata a livello regionale dalle associazioni di categoria del terziario Confcommercio e Confesercenti. Nelle principali città toscane, lunedì prossimo i titolari di imprese del commercio, turismo e servizi, dipendenti, collaboratori, fornitori, liberi professionisti e semplici cittadini formeranno in strada una simbolica “catena umana” per affermare il principio che salute e lavoro devono convivere, chiedendo una alternativa alle chiusure imposte dalle normative antiCovid e che, finora, si sono dimostrate purtroppo inutili per fermare i contagi.

2020: numeri in rosso per il terziario toscano
Diffusi i risultati dell’ultimo Osservatorio congiunturale condotto da Format Research per Confcommercio Toscana: sparite 1.400 imprese solo nel commercio, 7.500 in forse. E un dipendente su cinque rischia di perdere il posto di lavoro dopo lo stop al blocco dei licenziamenti. Svaniti nel 2020 oltre il 60% dei ricavi per turismo e ristorazione, il 50% per il dettaglio non alimentare. Crolla la voglia di fare impresa: natalità al -20%. Duro il giudizio degli imprenditori toscani sulla gestione della crisi da parte del passato Governo. Fredda l’accoglienza del “cashback”: l’87% degli esercenti lo ritiene svantaggioso. I commenti della presidente regionale di Confcommercio Lapini, del direttore Marinoni e del presidente di Forma Research Ascani.

Crisi economica da Covid19, il terziario si mobilita
Martedì 23 febbraio 2021 alle ore 12 a Firenze nel Palazzo della Camera di Commercio in piazza dei Giudici 3 conferenza stampa congiunta delle associazioni di categoria toscane Confcommercio e Confesercenti, che insieme presenteranno la mobilitazione delle imprese del terziario in programma fra pochi giorni nelle principali città toscane. L'obiettivo: rivendicare una diversa gestione dell’emergenza pandemica, per non rischiare di far morire il tessuto imprenditoriale, reso fragile da un anno di crisi economica senza precedenti.

"No alle chiusure di bar e ristoranti in zona arancione"
Il presidente di Fipe-Confcommercio Toscana Aldo Cursano torna a ribadire la questione ora che la Toscana si avvia, con ogni probabilità, a diventare zona arancione: “i pubblici esercizi devono seguire il destino dei negozi e rimanere chiusi solamente in zona rossa. In tutte le altre situazioni, quando sono concessi la mobilità individuale, lo shopping e il lavoro in presenza, i locali devono poter stare aperti per offrire alle persone il servizio fondamentale di ristoro per il quale sono nati e che possono svolgere in piena sicurezza”. Se arriverà la conferma dell’ingresso in area arancione a partire da domenica 14 febbraio, i ristoranti toscani perderanno il pranzo di una giornata strategica, per la ricorrenza di San Valentino.

"Il turismo riparta da salute e sicurezza"
Nasce in Toscana, a livello regionale, un'intesa fra associazioni datoriali del sistema Confcommercio (Federalberghi, Fipe, Faita, Fiavet e ResCasa) e sindacati dei lavoratori Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Obiettivo dell'accordo, siglato a Firenze il 5 febbraio 2021: richiedere un piano vaccinale anticipato per gli addetti del settore turistico e motivare la Regione all'apertura di un tavolo di crisi per condividere le strategie di ripartenza del comparto, che in Toscana rappresenta 36.500 imprese e 250.000 occupati, per un valore aggiunto di circa 10 miliardi di euro. “La diminuzione del 64% delle presenze nel 2020 ha causato una perdita di oltre 6 miliardi di euro di fatturato. Dobbiamo correre ai ripari". La speranza di un marchio Covid free per la stagione turistica in arrivo.