Fipe-Confcommercio: "acconto entro marzo"
08/03/2021
“Serve l’erogazione immediata di un acconto alle imprese basato su quanto dato nel 2020", dice il presidente di Fipe Toscana Aldo Cursano, "i nostri conti correnti sono già predisposti, non serve altro che un aiuto fattivo. Una boccata d’ossigeno fondamentale. Il secondo passo è programmare la ripartenza: non possiamo vivere di aiuti, vogliamo tornare a vivere con dignità del nostro lavoro, salute e sicurezza sono sempre state le nostre priorità”. “Con il premier Draghi stiamo vedendo il superamento dei vecchi criteri e un’altra impostazione. In gioco c’è la pace sociale di questo Paese”, chiosa Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana.
“Bene le rassicurazioni del Governo Draghi sulla nostra richiesta di superamento dei codici ATECO e calcolo dei ristori” afferma Aldo Cursano, presidente di Fipe-Confcommercio Toscana e vicepresidente vicario nazionale. “Ma le imprese sono in terapia intensiva e hanno bisogno di una bocca di ossigeno subito per non avere ripercussioni devastanti. In gioco c’è la pace sociale”.
“Per sopravvivere nel bel mezzo di questo deserto adesso abbiamo bisogno di un bicchiere d’acqua, in attesa della bottiglia”. Il messaggio al nuovo Governo Draghi di Aldo Cursano è chiaro e forte, certo che senza aiuti certi entro il mese ci saranno ripercussioni devastanti per la sua categoria.
“Delle rassicurazioni, in attesa del prossimo decreto “Sostegno”, sono arrivate – commenta Cursano – abbiamo portato avanti una grande battaglia per il superamento del sistema dei codici ATECO e perché si possa far riferimento, nel calcolo dei ristori, sia alle perdite di fatturato annuo che ai costi fissi. Parametrare i ristori rispetto ai mesi di gennaio e febbraio 2021, come prevedeva il governo Conte sarebbe stata una beffa, considerando l’irrisorio giro d’affari di quel periodo. Ai tecnici di Draghi, però, servirà del tempo per mettere in moto la macchina del ricalcolo, e noi di tempo non ne abbiamo più: le nostre imprese sono in terapia intensiva”.
Da qui la richiesta a tutela di ristoranti, locali, bar e pub: “Serve l’erogazione immediata di un acconto alle imprese basato su quanto dato nel 2020: ormai i nostri conti correnti sono già predisposti, non serve altro che un aiuto fattivo. Questa boccata d’ossigeno adesso è fondamentale in attesa del prossimo sostegno. Il secondo passo, neanche a dirlo, è programmare la ripartenza: siamo consapevoli che non possiamo vivere di aiuti, ma dobbiamo produrre ricchezza per poterla distribuire. Come imprenditori vogliamo tornare a vivere con dignità del nostro lavoro – continua Cursano – aspetto fondamentale per poter rilanciare il Paese, senza mai dimenticare che salute e sicurezza sono sempre state le nostre priorità, ora più che mai.”
“Questi temi” chiosa Franco Marinoni, direttore della Confcommercio Toscana “sono stati anche al centro della grande catena umana del Terziario che ha visto protagoniste tutte le città capoluogo della Toscana, sappiamo quindi di cosa stiamo parlando”.
Rispetto al precedente governo, Marinoni ritiene evidente il passo avanti. “Con il premier Draghi stiamo vedendo il superamento dei vecchi criteri e un’altra impostazione. Questo ci fa ben sperare e ci rende orgogliosi perché è il risultato di un grande lavoro delle rappresentanze di categoria – Marinoni – siamo certi che saranno date immediate risposte a chi soffre, già nel mese di marzo: in gioco c’è la pace sociale di questo Paese”.