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Carburanti: con lockdown in Toscana –90%

In questo periodo di emergenza sanitaria un benzinaio guadagna in media 10€ al giorno e resta esposto ai rischi dell'epidemia. Così, le associazioni di categoria scendono in campo per chiedere alla Regione Toscana una deroga alla vigente legislazione in materia di orari, che impone l’apertura continuata degli impianti, permettendo invece ad ogni gestore di potersi gestire autonomamente l’orario in base al flusso registrato in queste settimane di crisi. Altra richiesta: esami sierologici per gestori e dipendenti, a tutela della salute.

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Vendita per asporto presto autorizzata?

Presto la Regione Toscana dovrebbe emanare un’ordinanza che autorizza la vendita per asporto nei pubblici esercizi. Lo anticipa il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni: “durante un recente incontro pubblico in videoconferenza, il presidente Enrico Rossi ci ha rassicurato su questo punto, confermando di aver ben compreso le ragioni della nostra associazione. In tempi di Covid-19 il “take away” in ristoranti, pizzerie, gelaterie e pasticcerie è un servizio irrinunciabile, sicuro per la salute e utile sia ai consumatori sia agli imprenditori del settore, che devono prepararsi a trovare nuove strade per stare sul mercato”.

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Covid, contenimento del contagio: nuove regole per le imprese

Nel fine settimana la Regione Toscana ha approvato una nuova ordinanza (la n. 38 del 18 aprile 2020) contenente nuove misure e raccomandazioni che riguardano sia le attività già aperte, sia quelle che dovranno riaprire. Ecco la sintesi delle principali disposizioni previste, in merito alla gestione degli spazi e alle regole specifiche per gli esercizi commerciali. Per informazioni e assistenza, contattare la sede territoriale Confcommercio più vicina.

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"Bene riportare parità di condizioni per tutti gli esercizi commerciali"

Le associazioni del commercio, preso atto dei contenuti dell’ordinanza del presidente della Regione Toscana relativa alle misure igienico-sanitarie per le attività economiche, esprimono apprezzamento per il ripristino della parità di condizioni per tutti gli esercizi commerciali. “La distanza sociale, stabilita di norma in 1,80 mt, è per noi molto impegnativa, probabilmente difficile da far rispettare in tutte le circostanze, anche se applicabile a tutte le tipologie di attività” affermano i presidenti di Confcommercio Toscana Anna Lapini e di Confesercenti Toscana Nico Gronchi. “Apprezzabili poi i chiarimenti circa l’interpretazione da dare al concetto di “sanificazione”. Particolare soddisfazione per la preannunciata autorizzazione all’attività di asporto per i ristoratori.

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Marinoni: "rimodelliamo la nostra vita a prova di virus"

Sulle colonne della Nazione di Firenze, il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni fa un'analisi della situazione: “serve una ripartenza vera, appena ci saranno le condizioni per affrontare il nuovo mondo che ci aspetta. Perché nulla sarà più come prima. Siamo in guerra, ma ai soldati non si chiede di pagarsi da soli armi, munizioni e divise per combattere. Del costo di una guerra deve farsene carico lo Stato. Non avevamo chiesto aiuto per indebitarci ulteriormente, ma per andare avanti salvando l’occupazione, che è un bene di tutti, non solo delle imprese".

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Il regime anti Covid prorogato al 3 maggio

Lo ha deciso il nuovo DPCM del 10 aprile 2020. Ma intanto possono riaprire cartolerie, librerie e negozi di abbigliamento per neonati e bambini. Purché, come prescrive l’Ordinanza della Regione Toscana del 13 aprile, rispettino alcuni comportamenti e procedure: sanificazione dei locali, distanza di sicurezza tra le persone, uso del mezzo proprio e dei dispositivi di protezione (guanti e mascherine). In caso di febbre o sintomi influenzali, obbligo di rimanere a casa per titolari e lavoratori. Per chiarimenti, contattare la sede Confcommercio più vicina.

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"Inammissibile favorire le imprese della grande distribuzione a discapito delle altre"

Dopo la decisione della Regione Toscana di autorizzare la vendita di materiale di cancelleria, giocattoli, fiori e piante all’interno dei supermercati, l’associazione di categoria alza la protesta a nome di cartolerie e cartolibrerie, fioristi e giocattolai. “Piccoli negozi che a fatica stavano cercando di esaudire le richieste dei propri clienti con le consegne a domicilio, ora si trovano buttate fuori dal mercato come fossero figli di un dio minore”, dice il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni. I pericoli per la salute: “così aumenteranno file e persone nei centri della grande distribuzione”

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"Take away", Confcommercio chiede il via libera alla Regione

Autorizzare per ristoranti, pasticcerie e gelaterie l'attività di vendita per asporto, unitamente a quella già possibile di consegna a domicilio. Lo ha chiesto formalmente Confcommercio Toscana alla Regione, con una lettera firmata dalla presidente regionale Anna Lapini e dal presidente di Fipe Confcommercio Toscana Aldo Cursano e indirizzata al presidente della Regione Enrico Rossi e all'assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo. "In questa emergenza epidemiologica i vari provvedimenti che sono stati adottati ai diversi livelli rischiano di generare una discriminazione tra le attività economiche del settore alimentare".

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Ristorazione e Covid 19, Fipe lancia "Ristoacasa.net"

Se il mantra di queste settimane per le famiglie italiane è #iorestoacasa, i pubblici esercizi si lanciano nella proposta di #ristoacasa. Questo è il nome della vetrina digitale dei ristoranti che hanno attivato il servizio di food delivery. La Federazione Italiana Pubblici Esercizi di Confcommercio supporta così gli imprenditori che in questo periodo di chiusura forzata dei locali hanno deciso di avviare il servizio di consegna a domicilio dei pasti. “Per molti ristoranti è l’unico modo per tenere in piedi l’attività, dice il presidente di Fipe Confcommercio Toscana Aldo Cursano - ma noi chiediamo che sia permesso di ripristinare anche il take away: prenotazioni on line o telefoniche per pasti che il cliente, su appuntamento, viene a ritirare al ristorante e poi consuma in piena sicurezza a casa sua ”.

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