Le associazione del terziario insieme da Giani e Marras

15/12/2020

Lungo colloquio con i vertici della Regione Toscana per rappresentare le difficoltà delle imprese. L'incontro si è svolto martedì 15 dicembre in Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati a Firenze. Presenti rappresentanze di tutta la regione di Confcommercio e Confesercenti e delle Federazioni di categoria dei pubblici esercizi Fipe e Fiepet. L'appello unanime: "commercio e turismo da proteggere e rilanciare". Stilato in condivisione un elenco programmatico di cinque punti per gestire al meglio la crisi.

Martedì 15 dicembre una nutrita delegazione, composta da rappresentanze di tutta la regione di Confcommercio e Confesercenti e delle Federazioni di categoria dei pubblici esercizi Fipe e Fiepet, ha avuto un lungo incontro con il presidente della Giunta regionale Toscana Eugenio Giani e l’assessore delle attività produttive Leonardo Marras.

Anna Lapini e Nico Gronchi, presidenti delle due organizzazioni regionali, hanno illustrato le richieste della categoria, a cui gli esponenti della Regione hanno aderito convenendo un’ancora maggiore collaborazione per la fuoriuscita dalla crisi.

In particolare Regione, Confcommercio e Confesercenti hanno deciso di:

  • mantenere questo livello di interlocuzione per commercio, turismo, ristorazione e somministrazione, attivando un tavolo permanente di gestione della crisi;
  • lavorare per inserire progetti di sviluppo e di rilancio del commercio e del turismo nel Piano di Recovery Fund;
  • chiedere con forza al Governo un adeguato indennizzo per le imprese che sono rimaste chiuse e che hanno subito danni, in relazione al fatturato perduto;
  • richiedere, secondo le indicazioni delle associazioni di categoria, maggiore chiarezza degli strumenti e delle regole, della gestione della crisi, superando disomogeneità, farraginosità e inapplicabilità;
  • chiedere al governo una moratoria di 3 anni degli sfratti sui locali commerciali per evitare il depauperamento della rete dei servizi del paese.

Infine Confcommercio e Confesercenti regionali hanno registrato l’impegno della Regione che ha destinato risorse per una serie di categorie che erano rimaste fuori dai provvedimenti dei cosiddetti ristori al livello nazionale.