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Decreto Rilancio, quali le misure di sostegno alle imprese
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Rilancio (DL 19 maggio 2020, n. 34) recante "Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19". Ne avevamo già parlato, anticipando prima della loro pubblicazione alcune delle misure più interessanti previste per le imprese del terziario, tra agevolazioni e sgravi fiscali e sostegno alla liquidità. Per informazioni e chiarimenti, contattare la sede Confcommercio più vicina.
Covid-19, no a giornali e riviste in consultazione
Lo stabilisce in via temporanea, per l'intera durata dell’emergenza sanitaria, la nuova ordinanza regionale firmata il 18 maggio dal presidente Enrico Rossi. La norma vale per tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico, da bar e ristoranti a studi medici, stabilimenti balneari, parrucchieri e centri estetici, con l'obiettivo di migliorare le regole di sicurezza adottate con i protocolli nazionali.
Ripartenza, le regole da seguire
Si riparte. Da lunedì 18 maggio 2020 anche in Toscana possono riaprire al pubblico bar, ristoranti, negozi, centri commerciali e stabilimenti balneari. Cadono inoltre le limitazioni agli spostamenti in ambito regionale, mentre restano in vigore fino al 2 giugno quelle verso altre regioni così come quelli da e per Paesi esteri, tranne che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute. Restano inoltre ferme le prescrizioni in materia di contenimento e prevenzione dell’epidemia da Covid -19 (sanificazioni, distanziamento sociale di un metro, obbligo della mascherina, divieto di assembramento). Abbiamo provato a riassumere le prescrizioni in vigore per le imprese, settore per settore.
In Toscana serrande alzate per il 90% dei negozi
Oltre nove su dieci dei negozi toscani chiusi per effetto del DPCM dell’11 marzo scorso ha riaperto i battenti. La stima è di Confcommercio Toscana, che rileva invece una ripartenza più lenta per i pubblici esercizi: il 40% dei bar e ristoranti è tornato subito ad accogliere i propri clienti, un altro 20% lo farà entro il fine settimana per arrivare al 75% entro la fine di maggio. Circa il 25%, invece, non riaprirà per il momento, in attesa di individuare nuove e diverse strategie aziendali. Nel comparto, al lavoro un dipendente su due. Gli altri restano in cassa integrazione.
Decreto Rilancio, ecco le nuove misure per la ripartenza
Il testo del decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri e presentato in conferenza stampa mercoledì 13 maggio dal premier Conte, rinnova alcuni provvedimenti presi con il “Cura Italia” (come il bonus 600 euro) e ne introduce di nuovi a favore di lavoratori, famiglie, imprese e a sostegno del reddito. Per informazioni sulle misure inserite, contattare la sede territoriale Confcommercio più vicina.
Dettaglio orafo, linee guida per la sicurezza
Federpreziosi Confcommercio ha stilato un utile vademecum per aiutare gli operatori del settore a muoversi fra obblighi di legge e buone prassi. Il volumetto, disponibile in formato pdf per tutti gli associati che ne faranno richiesta contattando la segreteria provinciale di Federpreziosi-Confcommercio più vicina, contiene le linee guida alle quali attenersi per contrastare e contenere la diffusione del Coronavirus negli ambienti di lavoro del settore orafo gioielliero orologiaio.
Infortunio da Covid-19, i chiarimenti di Inail
L'Istituto chiarisce sul suo sito che il datore di lavoro risponde penalmente e civilmente delle infezioni di origine professionale solo se viene accertata la propria responsabilità per dolo o per colpa. L’infortunio sul lavoro per Covid-19 non è quindi collegato tout court alla responsabilità penale e civile del datore di lavoro, vista anche "la molteplicità delle modalità del contagio e la mutevolezza delle prescrizioni da adottare sui luoghi di lavoro, oggetto di continuo aggiornamento da parte delle autorità".
Sospensione I rata contributi per commercianti e artigiani
L’art. 18 del Decreto Liquidità ha disciplinato - per i mesi di aprile e maggio 2020 - la sospensione dei termini dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali. Al riguardo, l’Inps ha reso noto che, al ricorrere dei requisiti di cui ai commi da 1 a 5 del predetto Decreto, la sospensione si applica anche alla prima rata di contribuzione sul minimale anno 2020, in scadenza il 18 maggio prossimo, dovuta da artigiani e esercenti attività commerciali.
"Imprenditori, scudo penale se il dipendente si ammala"
Il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni contrario all’equiparazione tra infortunio sul lavoro e contagio da Covid-19, decisa con l’articolo 42 del decreto-legge n. 18/2020. “Gli imprenditori non sono untori. No alla responsabilità penale se il lavoratore si ammala. Se un datore di lavoro ha rispettato tutte le regole imposte dai Protocolli di sicurezza, garantendo ai propri dipendenti protezioni individuali, distanziamento e sanificazioni degli ambienti non può rispondere delle loro vicende di salute. Tanto più che siamo di fronte ad una pandemia che le autorità sanitarie non riescono ad arginare neppure nelle strutture ospedaliere”.