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Agenzie immobiliari e simili: chiuse o aperte?
Fimaa-Confcommercio, la federazione nazionale della categoria, risponde agli interrogativi di queste ore posti da tanti agenti immobiliari, e non solo, invitando ad una interpretazione restrittiva del Decreto legge 11 marzo 2020. In quanto non si tratta di attività essenziali, di prima necessità, pur non essendo citate espressamente tra quelle obbligate alla chiusura, è bene restino chiuse limitando l'operatività al lavoro d'ufficio (telefonate, mail, ecc) ed evitando contatti diretti con il pubblico.
"Fermarsi tutti per ripartire il prima possibile"
Lo dice il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni: “aiutiamo le autorità ad arginare l’epidemia: è questo l’imperativo da seguire ora, anteponendo la salute ad ogni altra cosa. Ma se fermiamo le entrate dobbiamo anche fermare le uscite: le aziende che non incassano non possono onorare gli impegni presi. Urgente una moratoria su mutui, bollette, tasse e imposte”. L’associazione di categoria si schiera quindi a favore del nuovo Decreto firmato l’11 marzo 2020 dal presidente del Consiglio Conte, ma chiede sostegno alle imprese.
Turismo, "necessarie misure urgenti"
Confcommercio Toscana e Confturismo Toscana, l’organismo che rappresenta le federazioni regionali del turismo afferenti a Confcommercio (Federalberghi, Fipe, Fiavet, Faita-Federcamping, Confguide, Res Casa), hanno firmato un documento unitario di richieste urgenti di intervento a sostegno delle imprese del comparto turistico toscano. La presidente regionale di Confcommercio Anna Lapini: "più delle altre faranno fatica a ripartire, una volta superata l’emergenza sanitaria”. Il presidente di Confturismo Toscana Francesco Bechi: "quanto ci vorrà perché l’Italia possa tornare ad essere una destinazione turistica appetibile?"
Rivenditori edili: chiusi o aperti?
La federazione nazionale di settore Federcomated-Confcommercio interpreta così il testo del Decreto legge dell’11 marzo 2020: vietato il commercio al dettaglio, che riguarda i privati, consentito il commercio all’ingrosso agli operatori professionali del settore edile. Consentita anche la vendita online e la consegna a domicilio.
Covid-19, la locandina da affiggere nei locali
Il manifesto, la cui diffusione è raccomandata anche dal Governo con apposito Decreto, contiene tutte le disposizioni in materia igienico-sanitaria utili a prevenire o arginare il rischio di contagi e può essere affisso in luogo ben visibile all'interno di negozi, bar, ristoranti, palestre e altri luoghi pubblici. In più, Confcommercio mette a disposizione degli associati l'elenco delle richieste fatte a sostegno delle imprese e dei professionisti colpiti da in questa difficile congiuntura.
"No a limitazioni delle attività commerciali"
In una nota congiunta a firma dei rispettivi presidenti regionali Anna Lapini e Nico Gronchi, Confcommercio e Confesercenti Toscana chiedono alla Regione di "preservare e tutelare la libertà di apertura delle attività commerciali sia in sede fissa che su area pubblica”. Necessario "dare uniformità alle disposizioni dei vari territori". C’è poi l’esigenza, altrettanto importante, di trattare allo stesso modo attività commerciali diverse: "vietare il commercio su area pubblica, quindi all’aria aperta e in spazi non costretti, ci pare un assurdo se nel contempo si autorizza il proseguimento dell’attività nei centri commerciali al chiuso”.
Pubblici esercizi, un webinar al mese per aggiornarsi
FOn line, in esclusiva per gli operatori dei pubblici esercizi associati a Confcommercio, fino a settembre tanti appuntamenti formativi gratuiti per capire come sta cambiando il mercato, acquisire nuove competenze e trovare nuove idee per soddisfare al meglio i propri clienti. Primo incontro martedì 9 marzo alle ore 15 con un focus sul “consumatore post pandemia”. Chiedi il link per accedere ad ogni appuntamento alla segreteria territoriale Fipe-Confcommercio più vicina. Le trovi qui: https://www.confcommercio.toscana.it/pagina/oganizzazioni-territoriali.
"Più cinema e meno talk show contro la paura"
Dalle colonne della Nazione, il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni auspica un rapido ritorno alla normalità per arginare gli effetti disastrosi che la psicosi da Coronavirus ha creato sull'economia italiana. "Oltre a sostegni, agevolazioni ed esenzioni per le imprese danneggiate da questa situazione, serve una grande operazione di marketing che ripristini l'idea di un sistema Paese che non si fa mettere in ginocchio da un virus, ma reagisce alle difficoltà. E ognuno di noi può fare qualcosa"
Coronavirus, emergenza per tutte le imprese
“Non esistono zone rosse nell’economia nazionale, le possibili conseguenze legate all’emergenza Covid-19 gravano indistintamente su tutte le imprese italiane, non solo su quelle delle aree geografiche più colpite dalla malattia. Per questo motivo, chiediamo con forza che il Governo estenda al resto del Paese i provvedimenti presi a sostegno delle sole imprese ubicate nelle zone rosse”. La richiesta parte dalla Confcommercio Toscana, che nel fine settimana ha riunito in via straordinaria la sua Giunta per discutere di quanto va accadendo in questi giorni e sollecitare Governo e istituzioni locali a sostenere anche il sistema economico regionale, messo a dura prova.