Direttore

Franco Marinoni

Franco Marinoni, direttore generale di Confcommercio Toscana dal novembre 2013, è laureato in Giurisprudenza, giornalista pubblicista e direttore responsabile di periodici e riviste specializzate.

Autore del modello di sviluppo associativo che ha consentito importanti incrementi degli associati nelle realtà in cui è stato applicato. Direttore della Confcommercio di Arezzo dal 1993, dal gennaio 2017 direttore della Confcommercio di Firenze, poi unificate in un’unica Confcommercio interprovinciale nel 2022.

È Amministratore delegato di Centro Fidi Terziario, la s.c.p.a. con capitale sociale di 26,5 milioni di euro che garantisce il credito per le aziende del commercio, del turismo e dei servizi.

News

Toscani al Black Friday: il 66% partecipa allo shopping

Il dato, più contenuto rispetto alla media nazionale (70,2%) emerge dall'indagine realizzata da Format Research per Confcommercio Toscana. Ad attirare di più, in un contesto di consumi fragili, la possibilità di anticipare gli acquisti di Natale con prezzi più convenienti. Propensione allo shopping superiore tra giovani e donne. Marinoni (Confcommercio Toscana): “la corsa alle offerte non rilancia la domanda, riduce i margini e mette in difficoltà le piccole imprese: serve una strategia economica più ampia”.

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Turismo toscano: un 2025 tra luci e ombre

Secondo l'indagine congiunturale di Irpet sui primi nove mesi del 2025, la Toscana turistica ha risultati brillanti nei mercati lontani e nel turismo culturale, ma è fragile nel mercato interno e nelle destinazioni più esposte alla competizione di prezzo. Il commento del presidente di Federalberghi Toscana - Confcommercio Daniele Barbetti: “necessario lavorare per rafforzare la nostra capacità attrattiva sui mercati internazionali. Sul fronte del turismo interno, invece, occorre agire per rafforzare il potere d’acquisto degli italiani e per creare forme di incentivazione alle vacanze”

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Turismo, Consiglio di Stato: sì al riconoscimento de visu

Con la sentenza del 21 novembre 2025 il Consiglio di Stato annulla il precedente pronunciamento del TAR Lazio e ripristina l’obbligo del riconoscimento de visu in tutte le strutture ricettive, incluse le locazioni brevi. Barbetti (Federalberghi Toscana - Confcommercio): “per i residenti dei centri storici e dei quartieri turistici questa è una tutela concreta. Dove c’è un flusso continuo di ospiti sconosciuti è essenziale che i gestori svolgano un controllo attento e responsabile. Gli albergatori lo fanno da sempre e oggi il Consiglio di Stato riconosce la bontà di questa pratica, confermandone il valore per la sicurezza collettiva».

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