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Coronavirus, "il terziario toscano in quarantena commerciale"
Anche in Toscana alcuni negozi denunciano un crollo del fatturato fino al 70%. La presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini: “bene che ora si pensi a risolvere l’emergenza sanitaria ma non dimentichiamoci delle imprese, dobbiamo salvare l’occupazione”. Tra le richieste dell’associazione di categoria, “moratoria sui mutui, slittamento delle scadenze tributi, un accordo con il sistema bancario per evitare il problema degli insoluti”, spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, “poi sospensione dei premi assicurativi, sostegno anche ai lavoratori autonomi e all’occupazione con fondi di integrazione salariale e cassa in deroga"

Coronavirus, le imprese del turismo chiedono lo stato di calamità
In una nota congiunta Confcommercio Toscana e le associazioni regionali del turismo Confturismo, Federalberghi, Fipe, Fiavet, Faita e Res Casa esprimono la loro forte preoccupazione per lo sviluppo degli eventi e invitano ad adottare misure valide a sostenere le aziende in questo periodo, come la moratoria sui mutui, lo slittamento del pagamento dei tributi e delle rate della Rottamazione ter in scadenza il 28 febbraio

Toscana, nelle città sempre meno negozi, più bar e ristoranti
Confcommercio ha presentato a Roma la quinta edizione dell’indagine sulla demografia d’impresa effettuata a livello nazionale. Confcommercio Toscana spiega i dati che fotografano la situazione a livello regionale negli ultimi dodici anni, dal 2008 al 2019. Il direttore Franco Marinoni: "tutte le principali città toscane rispettano l’andamento nazionale, che vede in calo costante la rete distributiva sia nei centri storici sia nelle periferie (-1.272 esercizi). Di contro, c’è l’exploit di pubblici esercizi e ricettività, che aumentano con percentuali a due cifre un po’ ovunque (oltre 2mila attività in più)”. La presidente Anna Lapini: "la desertificazione commerciale priva i cittadini di servizi importanti ma soprattutto genera disagio sociale, insoddisfazione e insicurezza".

Niente imposte comunali per i negozi dei piccoli borghi
La misura, fissata dal Decreto Crescita, interessa i negozi dei Comuni con meno di ventimila abitanti e consiste nel rimborso (fino anche al 100%) delle imposte comunali per questo e i prossimi tre anni, ma solo in caso di ampliamento dell’esercizio o di riapertura di un esercizio chiuso da almeno sei mesi. La domanda va presentata entro il 28 febbraio di ogni anno. Scopri se il tuo Comune ha già predisposto le modalità di concessione del sostegno, contattando la delegazione territoriale Confcommercio a te più vicina.

La Toscana garantisce per le imprese
Attivo il fondo regionale di garanzia che copre fino ad un massimo dell’80% del finanziamento richiesto dalle imprese e dai professionisti di commercio, servizi e produzione a banche e soggetti creditizi autorizzati. Tra le operazioni finanziarie ammissibili alla garanzia ci sono tutte quelle finalizzate ad investimenti o al capitale circolante in favore di nuove imprese (costituite da non oltre due anni) ed imprese escluse dal Fondo di Garanzia per le PMI. Sono ammissibili inoltre i consolidamenti bancari, anche su passività della stessa banca finanziatrice, purché concessi a condizioni migliorative.Per informazioni e assistenza, contattare le sedi territoriali Confcommercio della Toscana più vicine!

Lavoratori svantaggiati e disabili, firmata la convenzione
Anche Confcommercio Toscana ha sottoscritto insieme ad altre associazioni di categoria, ai sindacati e ad Arti, l'agenzia per l'impiego della Regione Toscana, la convenzione volta a favorire l'inserimento dei lavoratori svantaggiati e disabili nel mondo del lavoro. L'assessore regionale Cristina Grieco: "uno strumento che favorisce l'inserimento lavorativo tramite un progetto personalizzato"

Terziario, motore dell'economia toscana
Le imprese di commercio, turismo e servizi (114mila sul totale di 413mila) garantiscono il 75% del Pil toscano (77 miliardi di euro) e il 64% dell’occupazione con 718mila lavoratori impiegati (+68mila dal 2010 al 2019). In dieci anni, dal 2010 al 2019, sono cresciute del +4% contro le performance negative di agricoltura (-8%) e industria (-11%). Ottima la crescita di turismo (+18%) e servizi (+9%), commercio in calo (-3%). I dati emergono dall'indagine condotta da Format Research per conto della Confcommercio Toscana, che martedì 11 febbraio 2020 alle ore 21 sarà illustrata nel dettaglio durante gli Stati Generali del Commercio al Teatro Petrarca di Arezzo. Sul palco anche il presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli.

Primavera d'impresa, arriva la nuova edizione
Torna il contest che premia la creatività e l'innovazione delle micro, piccole e medie imprese toscane di tutti i settori economici. Candidature aperte fino al prossimo 28 febbraio. L'iscrizione è gratuita. La cerimonia finale di premiazione è in programma il 21 marzo a Livorno. L'obiettivo: contribuire a fare rete e a far conoscere le migliori esperienze di lavoro, ricerca e innovazione presenti nel territorio. Scopo del Premio, infatti, è incentivare la reciproca conoscenza di società eterogenee per settore merceologico e dimensione, ma accomunate da una cultura di impresa attiva, creativa e innovativa. Per saperne di più, consultare il sito https://www.primaveraimpresa.it, da dove è possibile scaricare la modulistica per l'adesione, o scrivere a segreteria@primaveraimpresa.it.

Bar, l'economia toscana intorno ad un caffè
Confcommercio ha presentato a Firenze i risultati del primo osservatorio congiunturale sui bar in Toscana, condotto da Format Research. Il settore dei pubblici esercizi toscani è composto da 22mila imprese, oltre un terzo delle quali sono bar, in forte crescita grazie all'aumento dei consumi fuori casa, ma segnati da un turn over elevatissimo: sei imprese su dieci chiudono a cinque anni dalla nascita. 1.800 bar si trovano nella sola provincia di Firenze, in aumento del + 10% negli ultimi dieci anni. In aumento anche quelli di Prato (+21%), Pistoia (+6%) , Pisa (+5%) , Arezzo (+4%) e Lucca (+1%). Negativi invece i dati di Grosseto, Siena, Massa Carrara e Livorno. Il presidente di Fipe Toscana Cursano e il direttore di Confcommercio Toscana Marinoni: "la liberalizzazione ha aperto le porte ad imprenditori improvvisati, salviamo la caffetteria di qualità, fiore all'occhiello del turismo".