Arriva una svolta per gli agenti di commercio

22/06/2025

Dal 1° luglio scatterà il diritto a percepire provvigioni anche sulle vendite online. È una delle novità principali del nuovo Accordo Economico Collettivo (AEC) del settore, che disciplina i rapporti tra gli agenti e le aziende mandanti. Un aggiornamento che fotografa l’evoluzione del mercato e valorizza il ruolo degli agenti anche nell’era del digitale. Il cambiamento interessa in Toscana almeno 14.700 agenti di commercio. Il presidente di Fnaarc Toscana Righi: “Servono giovani e donne per il futuro della professione”

 

Una rivoluzione silenziosa ma concreta è alle porte per gli agenti e rappresentanti di commercio: dal 1° luglio 2025 scatterà il diritto a percepire provvigioni anche sulle vendite online. È una delle novità principali del nuovo Accordo Economico Collettivo (AEC) del settore, che disciplina i rapporti tra gli agenti e le aziende mandanti. Un aggiornamento che fotografa l’evoluzione del mercato e valorizza il ruolo degli agenti anche nell’era del digitale.

 

Solo in Toscana, la misura riguarda 14.700 agenti di commercio, parte dei 209mila attivi in tutta Italia, di cui il 74% plurimandatari. Un esercito di professionisti che ogni anno genera oltre 400 miliardi di euro di fatturato, pari al 30% del Pil nazionale.

 

“Siamo parte integrante della forza commerciale del Paese – spiega Patrizio Righi, presidente della Fnaarc Confcommercio Toscana – e l’estensione delle provvigioni anche alle vendite online è un riconoscimento importante per chi ogni giorno promuove prodotti e crea relazioni di fiducia con i clienti, spesso anticipando i trend del mercato digitale”.

 

Ma Righi lancia anche un appello forte: “Servono giovani e servono donne. Senza un ricambio generazionale, la nostra professione rischia di scomparire. Basta guardare i numeri: il profilo tipo dell’agente è un uomo di 52 anni; solo il 15% è rappresentato da donne e i giovani sono sempre meno. Eppure, la domanda da parte delle aziende è in costante crescita: basta scorrere le offerte su LinkedIn per rendersene conto”.

 

Il nuovo AEC va anche in questa direzione, prevedendo maggiori tutele per i giovani, come la limitazione all’uso dei contratti a tempo determinato. “Per quanto riguarda le donne, purtroppo scontano la carenza cronica in Italia di reti di supporto per la conciliazione vita-lavoro: un nodo che va affrontato con serietà, se vogliamo attrarre nuove energie. Il nostro è un mestiere che esige viaggi frequenti: abbiamo calcolato che ogni agente con la sua auto percorre come minimo 60mila chilometri all’anno per fare visita ai clienti del suo portfolio. Non è sempre facile sostenere questo stile di vita”.

 

Tra le altre innovazioni contenute nell’accordo c’è il riconoscimento delle indennità anche agli agenti costituiti in società di persone in caso di pensionamento o invalidità di un socio; il ricalcolo del FIRR, il Fondo di Indennità di Risoluzione Rapporto, fermo dal 1989, e un rafforzamento delle tutele in caso di malattia, maternità e paternità.

 

Intanto, si è appena concluso anche il rinnovo della governance della Fondazione Enasarco, l’ente previdenziale di categoria, che ogni anno eroga circa 1 miliardo di euro di pensioni e 50 milioni di prestazioni assistenziali. “Un punto di riferimento solido – commenta Righi – che ci consente di guardare avanti con fiducia. Ora è fondamentale che il nuovo consiglio direttivo lavori per favorire concretamente l’ingresso delle nuove generazioni e delle donne in una professione che, anche nell’era del web, resta un pilastro dell’economia italiana.”

 

INFORMAZIONI

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