Turismo, la Toscana ha un nuovo regolamento

05/08/2025

Approvato dalla Regione il regolamento attuativo del nuovo Testo Unico sul Turismo. Soddisfatte le categorie della filiera turistica rappresentate da Confturismo-Confcommercio Toscana. Il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni: “riconosciamo alla Regione Toscana di aver tenuto conto delle nostre osservazioni e delle esigenze delle nostre imprese, nonostante i tempi stretti del confronto che ha portato alla stesura definitiva del regolamento”. Continua a leggere...

C’è soddisfazione, tra le categorie della filiera turistica rappresentate da Confturismo-Confcommercio Toscana, per il nuovo regolamento di attuazione del Testo Unico regionale sul turismo. “Riconosciamo alla Regione Toscana di aver tenuto conto delle nostre osservazioni e delle esigenze delle nostre imprese, nonostante i tempi stretti del confronto che ha portato alla stesura definitiva del regolamento”, dichiara il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.

 

“Apprezziamo lo sforzo fatto verso una semplificazione delle prescrizioni regolamentari e per una migliore scrittura dei testi orientata a superare alcune possibili ambiguità interpretative, il tutto ispirato dal principio “stesso mercato, stesse regolenel quale come sistema Confcommercio ci ritroviamo”, sottolinea il presidente di Confturismo-Confcommercio Toscana Daniele Barbetti, “si ampliano le opportunità operative per le imprese del settore turistico, ma sempre in una cornice di garanzia di qualità per l’ospite e il fruitore dei servizi”.

 

Un buon regolamento che semplifica e migliora molti aspetti importanti per gli alberghi e introduce giuste flessibilità applicative orientate ad una gestione più sostenibile delle aziende, sia dal punto di vista ambientale che urbanistico”, aggiunge il segretario generale di Federalberghi Toscana Pier Luigi Masini.

 

Secondo il presidente di Faita-Federcamping Toscana Claudio Galassi, si tratta di un passo in avanti importante perché il regolamento, così come la modifica del TU, riconosce il cambiamento in atto del comparto open air, e va nella direzione richiesta da Faita Toscana. Le sfide che ci attendono sono ancora molte, continuiamo a tenere aperta la via del confronto”.

 

Tra le nuove regole in vigore, l’obbligo per gli stabilimenti balneari della Toscana di avere almeno due docce con acqua potabile a disposizione dei loro clienti, non necessariamente in cabina purché in area ugualmente riservata. “Si tratta di un numero significativamente contenuto rispetto alle quattro prospettate inizialmente – fa sapere il vicepresidente di Sib (Sindacato Italiano Balneari) Confcommercio Toscana Daniele Avventoabbiamo apprezzato il fatto che il legislatore regionale abbia compreso e accolto le nostre perplessità ridimensionando la norma in maniera più accettabile e dandoci un po’ più di tempo per adeguarci ai nuovi requisiti, nove mesi anziché sei. Un altro punto importante – prosegue Avvento – riguarda le deroghe previste nei casi di impossibilità ad eseguire i lavori per cause indipendenti dalla volontà dei concessionari, ma legate all’amministrazione comunale competente o ad enti pubblici collegati. Certo, avremmo preferito che non ci fosse alcun nuovo obbligo, ma grazie alla concertazione è stato possibile limitare l’impatto della norma, anche nell’ottica di salvaguardare una risorsa preziosa quale quella dell’acqua potabile”, sottolinea il vicepresidente dei balneari toscani, “l’obiettivo della sostenibilità e della tutela di un bene così prezioso come l’acqua potabile deve essere una priorità e un motivo di riflessione congiunta anche dopo l’approvazione del regolamento. Ribadiamo la nostra disponibilità al confronto”.

 

Se il regolamento appena approvato completa l’attuazione della legge regionale 61/2024, restano tuttavia aperte alcune questioni riguardanti le strutture ricettive extra-alberghiere, come il limite dei 12 posti letto per i b&b e il cambio di destinazione d’uso. “Siamo in attesa che la Consulta si esprima sulla retroattività di una norma che impatta così fortemente il settore”, dice la presidente di Res-Casa Chiara Pelagotti.