Spiagge toscane senza plastica
13/06/2019
Firmata l’intesa fra Regione Toscana, Anci, Sindacato Italiano Balneari Confcommercio e le altre associazioni di categoria rappresentative del settore. Il protocollo regionale anticipa la direttiva europea. Multe da luglio per chi usa la plastica, ma la Regione autorizza i 900 stabilimenti balneari toscani a utilizzare piatti, bicchieri e posate di plastica che hanno in magazzino. Poi dovranno usarle solo di materiale compostabile (ad esempio, il mais), altrimenti i vigili urbani potranno elevare le sanzioni. La presidente di SIB Confcommercio Toscana Stefania Frandi: “la situazione ad un punto di non ritorno”
Plastica ‘usa e getta' al bando già da questa estate negli stabilimenti balneari toscani. Mercoledì 12 giugno è stato siglato il protocollo d’intesa tra Regione, Anci, SIB (Sindacato Italiano Balneari) Confcommercio e le altre associazioni di categoria del settore. Il documento di fatto anticipa i tempi della direttiva europea in materia: a marzo Bruxelles ha deciso infatti di bandire le stoviglie in plastica dal 2021, per ridurre i rifiuti in mare, costituiti all'80 per cento proprio da plastica.
Ma i novecento stabilimenti balneari della costa toscana, dai confini con la Liguria fino alla Maremma, saranno ‘plastic free' già da questa estate. Potranno comunque smaltire le scorte di magazzino. Poi, però, nei locali con accesso sul mare, nei bar e ristoranti degli stabilimenti, si dovranno usare posate, piatti, cannucce, contenitori per alimenti, mescolatori per bevande, tazze e bicchieri di materiale compostabile: quelli ad esempio derivati dal mais, che costano un po' di più ma che si trovano già da tempo in commercio.
"Il protocollo che abbiamo sottoscritto - ha commentato il presidente della Regione Enrico Rossi - rappresenta un impegno concreto per mantenere e anzi migliorare la qualità delle nostre spiagge e del nostro mare. Un impegno proposto dalla Regione e che ha avuto subito l'adesione entusiastica dei balneari, che voglio ringraziare. Evidentemente c'è una volontà condivisa di tenere sempre più pulite le nostre spiagge e il nostro mare, liberandoli dalla plastica".
"In questi giorni – ha proseguito Rossi – si apre una nuova stagione turistica. Si apre con un segno positivo, anche grazie all'investimento da 13 milioni fatto con i comuni per rifare gli arenili portati via dalle mareggiate, si apre con l'impegno a tenere sempre più pulito il mare (anche se i dati Arpat ci dicono che i livelli di presenze di rifiuti in Toscana sono più bassi di quelli previsti a livello europeo); a questo proposito sono in programma interventi con i pescatori, per raccogliere rifiuti laddove si accumulino per effetto delle correnti. Tanti impegni, condivisi tra pubblico e privato per la qualità dell'ambiente, per il sostegno al nostro turismo e per l'immagine di qualità che ha la Toscana nel mondo ".
Il problema della plastica in mare è enorme, come evidenziano i numeri: si stima che ogni anno vengono prodotte 280 milioni di tonnellate di plastiche e che da qui al 2050 la cifra, se non cambierà qualcosa, rischia di raddoppiare. Almeno 8 milioni finiscono nei mari di tutto il mondo, compreso il Tirreno, portati dai fiumi o trascinati alla largo dalla risacca sulla spiaggia; ad almeno 250 miliardi ammonterebbero nel solo Mediterraneo i microframmenti, quelli più pericolosi perché finiscono nella catena alimentare. “Una situazione di non ritorno”, l’ha definita la presidente di Sib Confcommercio Toscana Stefania Frandi”, “c’era bisogno di una presa di posizione chiara e immediata a difesa delle nostre spiagge, della qualità ambientale e di vita”.
L'assessore Vittorio Bugli ha evidenziato come il protocollo posso aprirsi a ulteriori sviluppi e diventare "una buona pratica della nostra regione". "Il prossimo passo - ha aggiunto poi - può essere quello relativo, ad esempio, alle bottiglie di plastica che secondo le normative europee devono essere recuperate, ipotizzando l'uso nelle spiagge di ecocompattatori. Intanto in queste ore abbiamo proposto al Consiglio regionale il testo di una norma che consenta di attuare il divieto da parte dei Comuni".
«Già 15 Comuni hanno aderito a questo protocollo dimostrando grande sensibilità della Toscana rispetto alle buone pratiche. Grazie anche sia al ruolo propositivo di Anci che allo stimolo della Regione", ha commentato il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, intervenuto in rappresentanza dell'Anci. "Adesso – ha aggiunto - ogni Comune dovrà trovare lo strumento adeguato, anche con il sostegno di Anci, per modificare e integrare i propri atti rispetto a questo protocollo: che sia un regolamento, una delibera o un'ordinanza. Riguardo le spiagge libere invece, verranno dotate di contenitori per la differenziata e di cartellonistica adeguata.
I numeri delle plastiche in mare sono impressionanti, ma un altro elemento preoccupante sono i mozziconi di sigarette. Anche in questo caso i Comuni sono al lavoro su due linee principali, dal divieto di fumo, linea abbastanza radicale, alla valutazione dell'opportunità di contenitori ermetici in spiaggia per impedire l'abbandono delle cicche. Segnali importanti, di cui Anci Toscana si fa portavoce: firmiamo con grande soddisfazione questo protocollo»
Addio dunque a stoviglie monouso. E chi non lo farà rischia una multa. Dopo l'emanazione della norma regionale saranno i sindaci a definire gli atti di dettaglio, con proprie ordinanze o regolamenti. Rimarranno per ora le sole bottigliette in plastica. Al momento c'è infatti una sola azienda in Italia che le produce in materiale ecologico: un divieto non è quindi possibile. Ma anche su questo la Toscana è al lavoro per anticipare soluzioni.
La Regione Toscana aveva già fatta da apripista sulla raccolta dei rifiuti in mare con il progetto "Arcipelago Pulito" tenuto a battesimo l'anno scorso, consentendo ai pescatori di portare a riva (senza esserne più responsabili) i rifiuti tirati su con le reti. Una buona pratica presa a modello dal Parlamento europeo e poi dal governo con la recente legge "Salva mari".
Nell'accordo firmato il 12 giugno con le associazioni dei balneari si ragiona anche di un impegno comune per sensibilizzare chi frequenta il litorale sul tema dei rifiuti in mare e in spiaggia. A vigilare sul rispetto delle norme, che saranno recepite con ordinanze dai Comuni, ci penseranno gli agenti di polizia municipale. L'accordo prevede anche l'installazione di contenitori per la raccolta differenziata nelle spiagge ‘libere', non oggetto di concessione demaniale. Ovunque saranno installati cartelli che riepilogheranno divieti e regole sull'abbandono e la raccolta dei rifiuti. Previsto anche un premio per la spiaggia toscana più sostenibile.