Saldi invernali al via in Toscana

03/01/2022

A poche ore dall'avvio delle vendite di fine stagione, previsto per il 5 gennaio 2022, Confcommercio Toscana pubblica la sua indagine previsionale. Risale - anche se di poco - la spesa media: 119 euro a persona, contro le 115 dell’inverno 2021. Ma erano 160 nel gennaio 2020, l’ultimo prima della pandemia. Quasi 993mila (il 60%) i nuclei familiari pronti ad acquistare a prezzi scontati, per un giro d’affari di oltre 271 milioni di euro da dividersi tra i 26.500 esercizi al dettaglio di abbigliamento, tessile, accessori, calzature e pelletterie della regione. Il commento del presidente di Federmoda Toscana Paolo Mantovani: "aspettative alte, tra lockdown e restrizioni varie molti hanno saltato almeno una stagione di acquisti e ora hanno bisogno di rinnovare l’armadio con capi adatti alle temperature più fredde”.

 

La pandemia frena ancora economia e socialità, ma i toscani non rinunceranno ai saldi invernali, spendendo qualcosa in più dello scorso anno (119 euro a testa, contro le 115 del 2021), anche se non abbastanza per tornare ai livelli di spesa del gennaio 2020, ovvero 160 euro a testa. È quanto prevede Confcommercio Toscana a poche ore dall’avvio ufficiale delle vendite di fine stagione, che partiranno mercoledì 5 gennaio.

Lo shopping scontato, secondo l’associazione di categoria, coinvolgerà il 60% delle famiglie toscane (quasi 993mila su circa 1.655mila), per un giro d’affari di oltre 271 milioni di euro da dividersi tra i 26.500 esercizi al dettaglio di abbigliamento, tessile, accessori, calzature e pelletterie della regione.

“L’attesa è molto alta - dice il presidente di Federmoda Confcommercio Toscana Paolo Mantovani – tra lockdown e restrizioni varie, molti clienti hanno saltato almeno una stagione di acquisti e ora hanno bisogno di rinnovare l’armadio con capi adatti alle temperature più fredde. Ci sono anche i soldi per farlo, visto che, sempre a causa delle restrizioni pandemiche, molti hanno rinunciato a viaggi, feste e ristoranti a Natale, ed ora sono pronti a gratificarsi con qualche acquisto”.

“A farci ben sperare è anche il fatto che l’avvio dei saldi cade in un periodo ancora di vacanze per tante famiglie – prosegue Mantovani – in alcune città toscane la presenza di turisti, connazionali per la maggior parte, potrebbe dare una bella spinta allo shopping. Purtroppo, chi è abituato a lavorare con i turisti stranieri come cinesi e americani, invece, continuerà a sentirne la mancanza”.

“In ogni caso, per tornare ai livelli di spesa preCovid ci vorrà ancora molto tempo – sottolinea il presidente di Federmoda Confcommercio Toscana – si lavora ridimensionando le aspettative”.

Tra i prodotti più richiesti, Confcommercio indica giubbotti sportivi, maglie, sneakers: “l’abbigliamento e le calzature comode e informali dettano ancora legge – dice Paolo Mantovani – capi versatili che si prestano bene ad ogni occasione, per il lavoro come per una serata speciale, magari con accessori diversi”.

Come ogni anno, Confcommercio ricorda ad esercenti e consumatori le principali regole per il corretto svolgimento delle vendite in saldo, aggiornate con le norme anticontagio.

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita e lo sconto applicato.

6. Rispetto delle distanze: occorre mantenere la distanza di un metro tra i clienti in attesa di entrata e all’interno del negozio.

7. Disinfezione delle mani: obbligo di igienizzazione delle mani con soluzioni alcoliche prima di toccare i prodotti.

8. Mascherine: obbligo di indossare la mascherina fuori dal negozio, in store ed anche in camerino durante la prova dei capi.

9. Modifiche e/o adattamenti sartoriali: sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.

10. Numero massimo di clienti in negozio: obbligo di esposizione in vetrina di un cartello che riporti il numero massimo di clienti ammessi nei negozi contemporaneamente.

 

STIMA DEI SALDI INVERNALI 2022 IN TOSCANA 

VALORE SALDI INVERNALI (milioni di euro)

271,755

NUMERO FAMIGLIE TOSCANE

1.654.825

NUMERO FAMIGLIE TOSCANE CHE ACQUISTANO IN SALDO

992.895

ACQUISTO MEDIO A FAMIGLIA PER SALDI INVERNALI (euro)

273,70

NUMERO MEDIO DEI COMPONENTI PER FAMIGLIA

2,3

ACQUISTO MEDIO A PERSONA NEI SALDI INVERNALI (euro)

119

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio