Saldi, il bilancio dei primi dieci giorni
15/01/2019
Le vendite, al via il 5 gennaio scorso, sono partite bene nelle città capoluogo. Le performance migliori a Firenze, Pisa e Pistoia dove qualche esercente registra addirittura un +10% rispetto all’anno scorso. Fanalino di coda Grosseto, dove i commercianti lamentano un calo di oltre il 5%. Più calma la situazione nelle piccole località di provincia, meno toccate dal fenomeno saldi. Le donne fra i 25 e i 50 anni si confermano le clienti più affezionate. Piumini e maglioni i capi più richiesti. Tra le scarpe, boom delle sneaker. Bene anche alcuni articoli sportivi come salopette e scarponi da neve, per chi si prepara alla settimana bianca.
I saldi invernali proseguono bene nelle città capoluogo di provincia della Toscana, dove l’andamento degli acquisti a prezzi scontati si mostra in linea con lo scorso anno o addirittura più brillante, con punte fino al +10%. È il primo bilancio di Confcommercio Toscana a dieci giorni dall’avvio ufficiale delle vendite di fine stagione, le prime del 2019, che si sono aperte il 5 gennaio scorso.
I dati migliori arrivano dai centri storici di Firenze, Pisa e Pistoia, tra le mete preferite dello shopping in saldo: per qualche esercente gli affari sono cresciuti fino al +10% rispetto allo scorso anno. Restano invece in linea con il 2018, ed è già un successo, le vendite nelle altre città capoluogo. Unica eccezione Grosseto, dove invece i commercianti dichiarano una diminuzione degli incassi di oltre il 5% in quasi tutti i settori merceologici, dall’abbigliamento alle calzature. Trend meno brillante anche per le località minori: in provincia di Livorno, ad esempio, a Rosignano e Piombino si lamenta un calo fino al 10%; calo anche per l’entroterra maremmano.
In generale, la situazione è più calma nelle province, che restano parzialmente toccate dal fenomeno saldi soprattutto in aree come il Mugello o il Casentino, la Garfagnana o la Lunigiana. “Ma non ci stupisce”, spiega la presidente di Federmoda-Confcommercio Federica Grassini, “ormai da qualche anno i consumatori partecipano ai saldi in maniera scientifica, programmando il proprio shopping nel fine settimana e nelle città più grandi dove è più ampia la possibilità di scelta fra negozi e prodotti. Nei piccoli centri il dettaglio della moda continua a lavorare bene soprattutto con i clienti fidelizzati, quelli di tutto l’anno, quindi i saldi restano un fenomeno abbastanza limitato nei numeri anche se a fine anno, tra inverno ed estate, garantiscono circa il 30% del fatturato totale”.
Le donne di età compresa fra i 25 e i 50 anni si confermano finora le clienti più affezionate. Piumini e maglioni i capi di abbigliamento più richiesti, all’insegna di una moda casual e sempre comoda. Tra le scarpe, boom delle sneaker. Bene anche per alcuni articoli sportivi come salopette e scarponi da neve, scelti per chi si prepara alla settimana bianca.
“L’arrivo del grande freddo ha portato bene sia nel primo fine settimana, quello della Befana, sia nel secondo, spingendo anche i più restii a rinnovare il guardaroba con capi pesanti. Nei giorni feriali ha invece rallentato gli acquisti perché non invoglia ad uscire”, spiega la presidente Grassini, “le aspettative sono ancora abbastanza alte per il prossimo sabato: molti consumatori aspettano ulteriori ribassi per mettere a segno gli acquisti più convenienti”.
30% la percentuale media di sconto applicata, destinata ad aumentare progressivamente su alcuni capi nelle prossime settimane. “I saldi si concluderanno il 5 marzo ma di fatto la spinta maggiore si esaurisce nell’arco delle prime tre settimane. Dopo, molti negozi faranno spazio alle collezioni primaverili, pur continuando a dedicare un’area ai prodotti scontati”.