Imprese toscane verso il digitale

18/02/2019

Anche la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini ha firmato il protocollo di intesa che sancisce una nuova collaborazione fra Regione Toscana e associazioni di categoria, nell’ambito della strategia regionale Industria 4.0. L'obiettivo: colmare il gap di competenze digitali che rallenta le performance di alcune imprese, puntando sulla formazione specifica. Presenti alla firma gli assessori regionali Grieco e Ciuoffo. La presidente Lapini: "ogni azienda oggi deve esistere on line come off line. Spingere il tasto dell’innovazione digitale si tradurrà anche nella maggiore apertura delle imprese ai giovani, per l’apporto che la loro mentalità fresca e il loro know-how di nativi digitali può senza dubbio dare".

Elaborare azioni comuni per promuovere attività di conoscenza delle tecnologie Industria 4.0, degli impatti sull'organizzazione delle imprese e delle opportunità formative destinate a imprenditori, manager e lavoratori.

Ecco gli obiettivi che hanno portato Regione Toscana e Associazioni di categoria a firmare il 18 febbraio 2019 a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze un protocollo d'intesa per favorire l'apprendimento e adeguare le competenze richieste dalla trasformazione digitale in atto.

A siglare il protocollo insieme agli assessori regionali Cristina Grieco (istruzione, formazione e lavoro) e Stefano Ciuoffo (attività  produttive), c’era anche la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini, insieme agli altri esponenti delle organizzazioni di categoria dei settori terziario, artigianato, industria e cooperazione.

Tra gli impegni assunti da Regione e Associazioni, la condivisione degli strumenti conoscitivi inseriti sulla piattaforma Cantieri40.it oltre a ricerche, analisi ed indagini sui temi oggetto del protocollo, la collaborazione a realizzare workshop rivolti alle imprese o a focus group tematici, la collaborazione per promuovere, presso le imprese, la conoscenza delle opportunità formative a disposizione di imprenditori, manager e lavoratori toscani; la diffusione della conoscenza dei percorsi IFTS e ITS, quali opportunità di acquisizione delle competenze tecniche, trasversali e interdisciplinari necessarie alle imprese nella fase di transizione tecnologica verso Industria 4.0; la collaborazione per rafforzare le relazioni tra gli Istituti professionali e il mondo delle imprese, anche riguardo all'alternanza scuola lavoro e ai percorsi di Istruzione e Formazione Professionale, per promuovere, anche attraverso la co-progettazione dei percorsi, l'inserimento occupazionale dei ragazzi formati e lo sviluppo delle competenze necessarie per lo sviluppo dei territori e la competitività delle imprese.

"Oggi l'azienda che non ha una sua vetrina on line, oltre che off line, rischia di restare invisibile ad una fetta di consumatori sempre più ampia. In più, le tecnologie digitali offrono tante opportunità per migliorare l’organizzazione aziendale, il lavoro, la promozione, il rapporto con i propri clienti, la ricerca di nuovi. Bene ha fatto quindi la Regione a pensare ad un Protocollo d’Intesa con l’obiettivo di colmare un gap di conoscenze che penalizza soprattutto le micro e piccole imprese", ha sottolineato la presidente di Confocmmercio Toscana Anna Lapini. "Di percorsi formativi sulle tecnologie digitali c’è estremo bisogno", ha proseguito, "ma c’è soprattutto bisogno di superare una mentalità che ostacola la diffusione dell’innovazione digitale, vuoi per la paura che fanno sempre le cose nuove, vuoi per l’instabilità economica e politica del Paese che a lungo andare induce negli imprenditori un senso di sfiducia nel futuro. Spingere il tasto dell’innovazione digitale si tradurrà anche nella maggiore apertura delle imprese ai giovani, per l’apporto che la loro mentalità fresca e il loro know-how di nativi digitali può senza dubbio dare".

"Dopo la presentazione del Rapporto elaborato da Met sul ‘grado' di innovazione delle imprese toscane – afferma Ciuoffo – diventa indispensabile far comprendere a imprenditori e lavoratori quanto siano reali e imminenti le opportunità di una conversione in chiave I4.0. La Toscana con questo protocollo punta a fare sistema, mettendo insieme pubblico e privato. Una visione condivisa per aiutare il sistema economico toscano a svilupparsi in continuità con le numerose iniziative realizzate nell'ultimo anno e mezzo per far conoscere e incentivare il paradigma Impresa 4.0".

L'attività regionale di promozione e divulgazione ha portato ad esempio alla creazione di Cantieri 40, il portale di riferimento per le imprese. Nel 2018 si è svolta la seconda edizione di Toscana Tech, con oltre 950 partecipanti, oltre 400 dei quali rappresentato da imprese. Il format research to business (R2B), giunto alla 4° edizione, ha coinvolto oltre 100 imprese e registrato oltre 300 appuntamenti di matching imprenditori-mondo della ricerca. A questo si aggiungono i 3 eventi R2B organizzati a Firenze, Pisa e a Siena, con oltre 580 partecipanti ed i 19 Workshop ‘I40 on the road' in collaborazione con le università e il sistema delle Camere di Commercio.

A questo si affiancano i bandi destinati alle imprese: aiuti agli investimenti in Ris3 (strategia di specializzazione intelligente) con microcredito e fondo rotativo, con una dotazione totale di 23,8 mln; tre bandi per il ‘Sostegno all'innovazione delle imprese' con oltre 26 mln di contributi concessi; i bandi per investimenti in R&S, con l'assegnazione di 202 mln; col bando per ‘Sostegno alla creazione e al consolidamento di start-up innovative ad alta intensità di applicazione di conoscenza e alle iniziative di spin-off della ricerca' (aperto ad ottobre 2016) finora sono state finanziate 29 imprese per quasi 3,5 mln e 4,4 mln ancora disponibili. Infine il bando ‘Sostegno all'acquisizione di servizi di audit 2018' ancora aperto con una dotazione di 1,5 mln.

"In questa fase di transizione tecnologica - ha detto l'assessore Cristina Grieco - il ruolo della formazione è centrale: grazie al Fse la Regione sostiene la crescita del capitale umano, asset strategico per affrontare il percorso di sviluppo verso il nuovo paradigma, con interventi integrati per le qualifiche ad alta specializzazione, per la creazione di alleanze stabili tra imprese, Università, istituzioni scolastiche e organismi formativi, per l'accrescimento della cultura digitale all'interno delle aziende e per aggiornare e sviluppare le competenze dei lavoratori".

Tra le opportunità di ‘formazione 4.0' finanziate dalla Regione: sono appena partiti 59 corsi (42 percorsi IFTS e 17 percorsi ITS), per formare i tecnici richiesti dalle imprese toscane più dinamiche; per i manager e gli imprenditori - dalle cui scelte dipendono tempi e modi di adozione delle nuove tecnologie, sfruttamento del loro potenziale produttivo e l'impatto di tale adeguamento del processo produttivo su qualità e quantità dell'occupazione – sono disponibili voucher formativi per manager (importo massimo 2.500 euro) e per imprenditori e professionisti in forma associata, a sportello (importo massimo 5.000 euro), utilizzabili anche per la frequenza di master universitari (già richiesti quasi 500 voucher). Finanziati inoltre 20 corsi di formazione per imprenditori. Per la formazione dei lavoratori è aperto un avviso pubblico con 8 mln con scadenze trimestrali, fino al 30 giugno 2020. Approvati 24 progetti, che coinvolgono 50 imprese e oltre 1.000 lavoratori. È inoltre partita a settembre 2018 anche la formazione a distanza della piattaforma regionale TRIO.