Covid-19, bandi per nuovi ristori in Toscana
31/03/2021
I primi tre (destinati ad artigianato artistico, filiera della ristorazione e settore eventi, svago e sport) sono attesi tra aprile e maggio. Si tratta di contributi a fondo perduto da 2.500 euro. Per gli altri, rivolti al mondo del turismo, si attende la conversione in legge del decreto "Sostegni". Evitato il click day: graduatorie in base a flessione di fatturato, con perdite di almeno il 30 per cento, più basse rispetto alla soglia del 40 stabilita in precedenza. 25 milioni di euro il plafond complessivo a disposizione degli imprenditori toscani, che potrebbe arrivare a circa 60mila attività.
Nuovi bandi in arrivo e nuovi ristori per le categorie di imprese toscane che più sono state penalizzate dalle restrizioni imposte per arginare la pandemia da Covid-19. La Regione Toscana ha stanziato allo scopo oltre 25 milioni di euro, dei quali circa 11 avanzati dai bandi precedenti.
Il pacchetto di interventi e le linee di indirizzo sono state approvate il 29 marzo 2021 dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore all’economia Leonardo Marras, e potrebbero interessare fino ad oltre 60mila aziende.
Gli aiuti sono destinati all’artigianato artistico, ai ristoratori (ma anche ai fornitori che stanno a monte), a chi organizza eventi e cerimonie, alle imprese dello svago o a chi, come le palestre, è impegnato nell’attività sportiva e alla filiera del turismo. Nuove e vecchie categorie, dunque, con priorità per chi fino ad oggi non aveva potuto godere degli aiuti. In questa ottica, ad esempio, i ristoratori che hanno già ricevuto un contributo con il primo bando non potranno partecipare di nuovo.
Tra le buone notizie, non ci sarà alcun “click day”: si entrerà in graduatoria in base al calo del fatturato, con perdite di almeno del 30 per cento. Anche questa è una novità: nei precedenti bandi il calo doveva essere di almeno il 40 per cento. È stata dunque abbassata la soglia.
Il primo bando a partire sarà quello destinato all’artigianato artistico, ovvero a quelle micro, piccole e piccolissime imprese impegnate nelle lavorazioni più disparate ma che con le loro botteghe si rivolgono tutte essenzialmente ai turisti ed hanno visto le loro entrate azzerate: 3 milioni e 800 mila euro, domande dal 16 al 30 aprile. Quindi sarà la volta della filiera della ristorazione: 4 milioni di euro a disposizione del bando bis con le richieste di partecipazione che potranno essere spedite dal 4 al 18 maggio (due milioni a disposizione dei ristoranti ed altri due per i fornitori).
Il 19 maggio uscirà anche il bando per gli organizzatori di eventi (matrimoni compresi, e dunque anche l’indotto), per le imprese dello svago, gli spettacoli viaggianti e l’attività sportiva: sono stati stanziati 2 milioni e 730 mila euro, tempo fino al 3 giugno per inviare i documenti. Nel dettaglio un milione sarà riservato a palestre e impianti sportivi, 230 mila euro allo spettacolo viaggiante e itinerante, un milione e mezzo per tutto l’indotto legato all’organizzazione di matrimoni ed eventi (fotografi e fiorai, ad esempio).
Due, infine, saranno gli interventi rivolti al mondo del turismo: 14 milioni e 600 mila euro le risorse complessivamente a disposizione, tra cui anche i fondi stanziati di recente del governo. Per l’attivazione di queste due misure si aspetterà la conversione del decreto legge "Sostegni" del 13 marzo. In particolare, saranno sei i milioni destinati a taxisti, noleggiatori con conducente, guide ed agenzie di viaggio (verrà data priorità a chi è rimasto escluso dal click day) e 8 milioni e 600 mila euro le risorse rivolte alle strutture ricettive.
Per i tre bandi che saranno pubblicati per primi – artigianato artistico, ristorazione e filiera, mondo degli eventi, svago ed attività sportiva – è previsto un contributo a fondo perduto di 2500 euro per ciascuna impresa. Per poter partecipare occorre aver avuto in tutto il 2020 un calo di fatturato (o dei corrispettivi) pari almeno al 30 per cento. Per chi nel 2019 non era attivo (e non si possono dunque fare raffronti) il ristoro sarà concesso in base ai mesi di attività nel corso del 2020. I bandi saranno tutti gestiti da Sviluppo Toscana, società partecipata dalla Regione.