La carica dei 20mila a Food&Wine in Progress
03/12/2019
Edizione da record per la manifestazione alla Leopolda, che per due giorni ha messo in mostra le eccellenze dell'agroalimentare e dell'enogastronomia toscana. 20mila visitatori e grande entusiasmo da parte di tutti i professionisti coinvolti. “Un successo per tutta la Toscana. Siamo un’eccellenza a livello globale nel settore dell’enogastronomia: fare squadra significa crescere economicamente e offrire qualità al consumatore”. E dagli Stati Generali della Ristorazione convocati da Confcommercio nasce il patto per una ristorazione di filiera...
L’orgoglio della Toscana e delle professioni che operano nell’ampio e importante settore dell’enogastronomia, si è messo in mostra in una edizione da record di Food & Wine in Progress alla Stazione Leopolda. Il quinto anno dell’evento ha infatti registrato una netta crescita di pubblico che nei due giorni di sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre ha raggiunto circa 20 mila presenze. La grande tradizione delle nostre storiche e uniche al mondo produzioni vinicole, la nostra cucina dei paesi, dei vari territori provinciali, le antiche professioni, si sono unite all’evoluzione di questo comparto economico che, oltre a farci conoscere a livello internazionale, è sempre più in crescita e si dimostra anche una risorsa determinante per una crescita di interesse e turistica della Toscana.
L’obiettivo che si erano posti gli organizzatori è stato quindi raggiunto, anzi ampiamente superato. In primis per la Regione Toscana che ha creduto nel progetto fin dalla sua nascita e ha “battezzato” anche questa edizione con la presenza del presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, insieme alla vice presidente Lucia De Robertis e all’assessore all’agricoltura Marco Remaschi, oltre ad aver organizzato all’interno della Stazione Leopolda il convegno sul “Feamp” dedicato agli imprenditori del settore della pesca.
Lo stesso vale per le due anime che hanno dato vita e che ogni anno animano Food & Wine in Progress, i sommelier di Ais Toscana da un parte e i cuochi di Unione Regionale Cuochi Toscani dall’altra, che hanno messo in mostra le grandi professionalità di questo settore presenti nella nostra regione, che primeggiano a livello nazionale. I migliori sommelier d’Italia, il pistoiese Valentino Tesi eletto da poche settimane e Simone Loguercio, il numero uno della penisola nell’edizione 2018 insieme ai cuochi stellati Filippo Saporito, Maria Probst, Marco Stabile e ad altri eccezionali artisti della cucina che hanno elaborato e fatto degustare piatti fantastici, realizzati con i migliori prodotti del territorio promossi e valorizzati anche dall’attività dei consorzi presenti alla manifestazione: il consorzio dell’ Olio Extravergine Toscano IGP, Consorzio della finocchiona IGP, del pecorino toscano Dop, del prosciutto toscano, del vitellone bianco dell’appennino.
Grande soddisfazione anche per Confcommercio Toscana e Coldiretti Toscana che, in questa edizione, con le varie attività e le aziende presenti, hanno aumentato e sottolineato il valore di fare squadra tra le varie realtà che rappresentano la filiera enogastronomica: produttore, professionista (chef e sommelier), e ristoratore, per offrire un’offerta di crescente qualità ai consumatori e per dare slancio all’intero settore, oltre a valorizzare le grandi eccellenze del nostro territorio. Ha riscosso un grande successo anche l’iniziativa degli Stati Generali della Ristorazione, convocati da Confcommercio, che hanno visto la partecipazione di importanti imprenditori toscani, tra i quali la chef 3 stelle Michelin Annie Feolde dell’enoteca Pinchiorri e lo chef stellato Marco Stabile dell'Ora d'Aria di Firenze, presidente dei ristoratori fiorentini. In occasione dell'incontro è stata lanciata anche l'idea di un Protocollo d'Intesa fra la produzione e la ristorazione, per migliorare il collegamento domanda ed offerta e valorizzare nei menù dei locali toscani i prodotti tipici del territorio. Un progetto ambizioso, che gode del sostegno della Camera di Commercio fiorentina.
“Abbiamo vissuto un fine settimana strepitoso, che ci ha trasmesso un entusiasmo e un orgoglio di appartenenza che da tempo non si respiravano”, sottolinea il presidente di Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi)-Confcommercio Toscana Aldo Cursano. "Abbiamo riunito le eccellenze della filiera agroalimentare, nella produzione e nelle professionalità, per rappresentare insieme lo stile toscano dello stare a tavola. Il cibo è un atto d’amore e ha bisogno di maggiore attenzione, cura e rispetto. Noi vogliamo dare valore a chi lavora con passione per difendere la nostra identità e la nostra storia, sottraendo l’enogastronomia dai ricatti di un mercato globalizzato che ci vuole tutti troppo uguali”.
Food & Wine in Progress si è quindi confermata come la più rappresentativa vetrina delle grandi eccellenze toscane, ma anche e soprattutto un momento di condivisione, in cui produttori, imprenditori, professionisti, si incontrano, si scambiano idee, iniziano una collaborazione e generano economia. La due giorni, fitta di momenti importanti, si è conclusa con le premiazioni delle aziende Food e Wine che si sono distinte nell’anno: il responsabile della scuola di cucina Tesseri di Pisa, Alessio Tessieri e l’azienda Barone Ricasoli per l’innovazione, il gelatiere unico al mondo Sergio Dondoli e l’azienda Castello Tricerchi per la comunicazione, Antonio Belpiero della Trattoria dell’Oste di Firenze e l’azienda il Colombaio di Santa Chiara per la tradizione, Paolo Mati, creatore del ristorante agrituristico Toscana Fair all’interno del vivaio di famiglia e l’azienda il Molino di Grace per l’etica aziendale.
“L’eccellenza di Toscana, l’area wine di Food & Wine in Progress – ha spiegato Cristiano Cini, Presidente di AIS Toscana – ha richiamato quest’anno un’ affluenza addirittura superiore a quella dello scorso anno. La qualità dei nostri espositori e soprattutto la curiosità di conoscere i vini toscani nominati nella Guida AIS Vitae 2020 con le quattro viti, il massimo punteggio ottenibile, ha portato il pubblico delle grandi occasioni. La formula di collaborazione che già da cinque anni ci permette di essere qui insieme all’Unione Regionale Cuochi Toscani è vincente. Il connubio cibo vino funziona – ha aggiunto il Presidente - ogni anno ne abbiamo la conferma. Ampia soddisfazione l’abbiamo riscontrata anche tra i produttori presenti, che per due giornate hanno raccontato e fatto degustare le migliori etichette della propria cantina. L’appuntamento è per il 2020, per una nuova occasione di confronto e dibattito costruttivo, tra due realtà che nel mondo della ristorazione soprattutto, si compenetrano e si completano l’un l’altra sempre più”.
“Siamo stati protagonisti di un grandissimo evento - commenta Roberto Lodovichi, presidente di Unione Regionale Cuochi Toscani - oltre 200 cuochi sono stati coinvolti nei cooking show e nelle varie dimostrazioni e approfondimenti. Di grande impatto il ristorante “filiera corta” e anche soddisfazione per aver premiato grandi cuochi italiani con il riconoscimento di Ambasciatore della Cucina Italiana”.
"Una grande edizione. Food&Wine in Progress 2019 chiude con un grande successo, all’insegna di cibo e vino, prodotti marchiati ‘Toscana’ e apprezzati dai tanti visitatori/degustatori che hanno affollato la due giorni fiorentina - dichiara Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Firenze -. Grande apprezzamento per il lavoro dei nostri produttori agricoli di Campagna Amica che hanno raccontato come quotidianamente si cura il territorio e si producono le materie prime per ottenere eccellenze enogastronomiche. Ci riempie di orgoglio, poi, la presentazione al Food&Wine 2019, nell’ambito degli Stati generali della ristorazione, di un grande progetto targato Coldiretti e Confcommercio, con la collaborazione della Camera di Commercio di Firenze. Abbiamo deciso di creare una rete per mettere a disposizione della grande ristorazione fiorentina gli ingredienti tipici e di nicchia del nostro territorio. Un impegno comune che presto diventerà una piattaforma che metterà in rete ristoranti d’eccellenza con i produttori dei Sigilli di Campagna Amica, l’atlante della biodiversità agricola strappata nel corso dei decenni all’estinzione e indissolubilmente legati a territori specifici (raviggiolo del Mugello, zafferano delle colline fiorentine, …). È questa la qualità e peculiarità che cercano i consumatori e grazie alla collaborazione tra ristorazione d’eccellenza e produttori agricoli, riusciremo a metterli nel piatto. Siamo consapevoli delle difficoltà che si dovranno superare, ma siamo fiduciosi, anche in considerazione della favorevole accoglienza che il progetto ha avuto tra gli operatori ed i consumatori".