Da Confcommercio Toscana un deciso no alla guerra

01/03/2022

L’associazione di categoria invita tutti gli imprenditori toscani del terziario a rilanciare il messaggio di pace attraverso le pagine social aziendali e all'interno delle loro attività, utilizzando il materiale grafico messo a disposizione online: un manifesto con la foto di un muro rovinato da una crepa e una scritta: “No alla guerra. La guerra non è mai la soluzione. La guerra crea sofferenza e lascia tutti più poveri”.

L’immagine di un muro rovinato da una crepa, sul quale campeggia la scritta “No alla guerra. La guerra non è mai la soluzione. La guerra crea sofferenza e lascia tutti più poveri”. 

 

È questo il concetto, semplice e diretto, che Confcommercio Toscana vuole ribadire in questi giorni di crescente preoccupazione per gli sviluppi del conflitto in Ucraina. E lo fa mobilitando tutti gli imprenditori del terziario associati, affinché rilancino il messaggio di pace, ribadendo il “no alla guerra” anche attraverso le pagine social aziendali e all'interno delle loro attività, utilizzando il materiale grafico disponibile qui.

 

“La guerra in corso impone a tutti di riaffermare le ragioni della libertà, della democrazia e del diritto internazionale”, sottolinea il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano. “Non sta certo a noi chiarire o tantomeno dirimere le ragioni del conflitto, ma anche lontani dallo schierarsi non possiamo accettare che nel 2022 si pensi ancora di risolvere i conflitti con carri armati e bombardamenti”. “Dopo due anni di pandemia, che hanno fiaccato gli animi ma non hanno spento la voglia di continuare a sperare, ci mancava una guerra per azzerare ogni illusione di ripresa”, aggiunge il direttore regionale dell’associazione di categoria Franco Marinoni, “il primo pensiero va ovviamente al costo in vite umane di questo conflitto, ma va anche agli effetti sulla tenuta economica del nostro Paese e dell’Europa intera. Dai costi dell’energia e delle materie prime in costante aumento, fino alle ripercussioni su produzione, export, commercio e turismo, il futuro si apre con incognite pesanti per tutti”. 

Le locandine con il “No alla guerra” di Confcommercio sono già visibili in molti negozi, bar e ristoranti delle principali città toscane.