Codice del Commercio, approvate le modifiche
14/07/2020
La Regione Toscana ha introdotto alcune modifiche al testo di legge, accogliendo di fatto le istanze delle associazioni di categoria del commercio. Tra le novità: durata massima delle sagre fissata in dieci giorni consecutivi e non più di due fine settimana; giro di vite per i mercatini degli hobbisti, meccanismo premiale per le aziende che investono nella formazione continua, e non solo obbligatoria, dei propri addetti; infine, introduzione del principio della progressività delle sanzioni, che saranno direttamente proporzionali alla dimensione aziendale nel caso di infrazioni sui saldi e sulle vendite promozionali.
“Con l’approvazione da parte del Consiglio regionale della Proposta di legge 457, si modificano significativamente alcuni aspetti del codice del commercio nella direzione più volte auspicata dalle nostre organizzazioni”. Così Anna Lapini e Nico Gronchi, rispettivamente presidente regionale di Confcommercio e di Confesercenti.
Le tematiche contenute nella Pdl presentata dal Presidente della 2^ commissione Gianni Anselmi ed approvate dal Consiglio riguardano argomenti molto sentiti dal mondo del commercio e della ristorazione relativamente a sagre, mercatini, formazione e sistema sanzionatorio. “Si tratta in sostanza di interventi mirati che da una parte colmano vuoti normativi e regolamentari, come nel caso di sagre e mercatini, ma che dall’altro introducono elementi strategici fondamentali come nel caso della formazione”, sottolineano i presidenti Lapini e Gronchi. “Con questo atto finale dell’attuale legislatura, il Consiglio Regionale ha accolto le nostre istanze rendendo più cogente all’attualità il buon lavoro fatto con l’approvazione del Codice del commercio di due anni fa”.
Tra gli interventi più apprezzati dalle due associazioni di categoria, “il nuovo limite imposto alla durata delle sagre, che oltre a non poter superare i dieci giorni consecutivi da oggi in poi non potranno superare neppure i due fine settimana consecutivi”. Molto apprezzata anche la presa di posizione nei confronti dei cosiddetti “mercatini degli hobbisti”, “un fenomeno che ormai ha raggiunto una dimensione non più ascrivibile ad eventi straordinari ma che anzi, in molti casi, è assimilabile ad una vera e propria attività di impresa mascherata, senza l’obbligo di rispettare i vincoli che invece rispettano gli operatori del commercio ambulante. Era l’ora di normarli meglio”, fanno notare le due associazioni di categoria. “La Regione Toscana dimostra di essere attenta all’evoluzione della realtà e si pone come esempio da seguire per altre Regioni in tema di commercio ambulante, dopo l’istituzione del tacito rinnovo delle concessioni in scadenza il prossimo 31 Dicembre, ad oggi ancora unico caso in Italia”.
Sul versante della formazione professionale, “è importante che dopo molti anni si torni a parlare non solo di quella obbligatoria, ma anche di quella legata ad aggiornamenti continui delle imprese, azione ancor più importante in questa fase in cui molte aziende necessiteranno di un riposizionamento sul mercato. Tornerà quindi centrale il ruolo della Regione attraverso meccanismi premiali per chi vorrà investire sulla propria formazione”.
Altro punto importante, secondo le due associazioni di categoria: l’introduzione del principio della progressività delle sanzioni, che saranno direttamente proporzionali alla dimensione aziendale nel caso di infrazioni sui saldi e sulle vendite promozionali. “Il sistema sanzionatorio così come concepito finora era iniquo perché di fatto lasciava margini ampi di azione alle aziende più strutturate mentre colpiva in maniera eccessiva le piccole”.