Bonus centri storici: chi ne ha diritto in Toscana
16/08/2020
Il decreto n. 104 del 14 Agosto 2020 prevede contributi a fondo perduto fino a 150mila euro per le imprese commerciali o di servizi dei centri storici che a giugno 2020 abbiano perduto a causa del Covid19 almeno un terzo del fatturato rispetto al giugno 2019. In Toscana vale solo per Firenze, Siena, Pisa e Lucca, selezionate insieme ad altre 25 città italiane. Atteso il decreto attuativo che spieghi nel dettaglio le modalità di accesso al bando e quelle di erogazione del contributo, che per i ristoratori non è cumulabile con il “bonus filiera”.
Firenze, Pisa, Siena e Lucca. Sono queste le uniche città toscane che, insieme ad altre 25 città italiane considerate “ad alta vocazione turistica”, potranno accedere agli aiuti a fondo perduto stanziati dal Governo per le attività commerciali dei centri storici colpiti dal calo dei turisti a causa del Covid -19. La misura, contenuta nel decreto Agosto n. 104/2020, è stata finanziata con 500 milioni di euro.
Il contributo a fondo perduto spetta, nel dettaglio, alle imprese che vendono beni o servizi al pubblico nei centri storici dei Comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana che, secondo le ultime rilevazioni effettuate dall’Istat hanno registrato prima dell’emergenza sanitaria presenze di turisti stranieri in numero almeno tre volte superiore a quello dei residenti per quanto riguarda i capoluoghi di provincia e le città metropolitane, e per i comuni capoluogo di città metropolitana in numero pari o superiore a quello dei residenti.
Per accedere al fondo perduto i soggetti devono aver subito a giugno 2019 un calo di fatturato pari almeno ad un terzo rispetto a quello del giugno 2019.
L’importo massimo del contributo erogabile è fissato in 150mila euro e quello minimo in mille euro per le persone fisiche e in 2mila euro per gli altri soggetti diversi dalle persone fisiche. Questi importi minimi sono riconosciuti anche a chi ha avviato l’attività dopo il 1° luglio 2019.
Il bonus centri storici non può essere cumulato dai ristoratori con il bonus filiera previsto dallo stesso decreto Agosto, ovvero il contributo a fondo perduto per chi sostiene la filiera del made in Italy al 100 per cento. Si attende ancora il decreto attuativo della misura per conoscere le modalità di accesso ad entrambi i bonus.
Per informazioni, contattare la sede territoriale Confcommercio più vicina.