Tragedia di Monte San Savino, "lo Stato deve garantire sicurezza"

28/11/2018

Lo sottolinea la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini, componente di giunta nazionale con l’incarico alla legalità e la sicurezza, a proposito della drammatica vicenda che ha portato  Fredy Pacini, titolare di una rivendita di gomme di Monte San Savino (Arezzo) a sparare alle persone che si sono introdotte nella sua attività stanotte, uccidendo uno dei ladri. "Nessuno dovrebbe trovarsi a compiere un gesto di difesa che, come in questo caso, potrebbe portare conseguenze drammatiche dal punto di vista morale, legale ed economico".

“La morte di una persona - qualunque sia la sua colpa - è sempre una tragedia. In un caso come questo vittima è anche Fredy Pacini, che ha sparato sicuramente non con l’intenzione di uccidere, ma esasperato dall’infinita serie di furti ai danni della sua azienda. La sua vita da oggi non sarà più la stessa”.

Questo il commento della presidente di Confcommercio Arezzo e ToscanaAnna Lapini, componente di giunta nazionale con l’incarico alla legalità e la sicurezza  sulla drammatica vicenda che ha portato  Fredy Pacini, il titolare di una rivendita di gomme di Monte San Savino (Arezzo) a sparare alle persone  che si sono introdotte nella sua attività stanotte, uccidendo uno dei ladri.

“Lo Stato deve garantire la sicurezza, e dove questo non è successo, deve sostenere chi suo malgrado è stato costretto a difendersi da solo;  perché nessuno dovrebbe trovarsi a compiere un gesto di difesa che, come in questo caso, potrebbe portare conseguenze drammatiche dal punto di vista morale, legale ed economico. Perlomeno siano risparmiate a Pacini le spese legali. Come ora, anche a seguito di una nostra richiesta, è previsto nel disegno di legge sulla legittima difesa. Perché aggredito ed aggressore non possono e non devono mai essere messi sullo stesso piano”.