"Pericolosa l'apertura dei locali in contrasto con la legge"

13/01/2021

Il presidente di Fipe-Confcommercio Toscana spiega perchè, pur conservando posizione fortemente critica nei confronti dell'operato del governo, la sua associazione non sostiene l’iniziativa di tenere aperti i pubblici esercizi contro le disposizioni di legge: "contravvenire alla legge, per quanto sia ingiusta e sbagliata, aprendo gli esercizi quando le misure del Governo ne impongono la chiusura, significherebbe mettere ancora più in difficoltà le nostre imprese. Siamo e saremo sempre al fianco degli imprenditori del settore, prendendo tutte le iniziative possibili, anche le più forti (come abbiamo già fatto con la manifestazione nazionale del 28 ottobre e lo sciopero fiscale), ma senza creare loro ulteriori danni e conseguenze negative”.

Aldo Cursano, presidente regionale Fipe-Confcommercio, da sempre estremamente critico nei confronti della gestione della pandemia da parte del governo (fino a promuovere iniziative forti come la protesta di chef e ristoratori in piazza Duomo a Firenze il 28 ottobre scorso, e più ancora lo sciopero fiscale, che per adesso ha prodotto lo slittamento delle scadenze del 30 novembre 2020 al 30 aprile 2021), precisa perché Fipe e Confcommercio non sostengono l’iniziativa di tenere aperti i pubblici esercizi contro le disposizioni di legge:

“Confcommercio e Fipe non aderiscono a questa iniziativa perché contravvenire alla legge, per quanto sia ingiusta e sbagliata, aprendo gli esercizi quando le misure del Governo ne impongono la chiusura, significherebbe mettere ancora più in difficoltà le nostre imprese, con sanzioni pecuniarie e chiusura dell’attività fino a 30 giorni. Siamo e saremo sempre al fianco degli imprenditori del settore, prendendo tutte le iniziative possibili, anche le più forti (come abbiamo già fatto con la manifestazione nazionale del 28 ottobre e lo sciopero fiscale), ma senza creare loro ulteriori danni e conseguenze negative”.