Pasqua in Toscana, verso il tutto esaurito

31/03/2023

“Le prenotazioni sono molto vivaci, sia per la Pasqua sia per i ponti di primavera - dice il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni - a conferma della piena ripresa del turismo in atto già dal 2022. Non mancheranno gli stranieri, soprattutto europei e statunitensi, ma saranno soprattutto gli italiani a muoversi, e questo significa che molte delle prenotazioni potrebbero arrivare all’ultimo momento soprattutto sulla costa, per tenere in considerazione la variabile meteo”. Ottime le prospettive anche sul fronte dei pubblici esercizi: “sarà una vera Pasqua di Resurrezione anche per bar e ristoranti – conferma il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano - a Firenze, ad esempio, il tutto esaurito è davvero a portata di mano. Il problema, semmai, è che tanti locali sono sotto organico e non riescono a trovare personale adeguato ad affrontare come si deve le presenze della bella stagione".

Si aprono prospettive rosee per il turismo in Toscana, che si affaccia alle vacanze di Pasqua e al periodo dei ponti primaverili con le migliori premesse. 

“Le prenotazioni per la Pasqua e i ponti primaverili sono molto vivaci - dice il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni - a conferma della piena ripresa del turismo in atto già dal 2022. Nelle città d’arte più piccole siamo già tornati ai livelli del 2019, ultimo anno pre-pandemia, in quelle più grandi come Firenze si fa sentire ancora la mancanza del mercato russo e di quello asiatico, ma c’è la promessa nascente di quello indiano che potrebbe far recuperare quanto perduto. Di sicuro non mancheranno gli europei e gli statunitensi, anche se – non dobbiamo dimenticarlo – in questo primo scorcio di primavera abbiamo a che fare con festività nazionali. Saranno quindi soprattutto gli italiani a muoversi, e questo significa che molte delle prenotazioni potrebbero arrivare all’ultimo momento soprattutto sulla costa, per tenere in considerazione la variabile meteo. Se dovesse confermarsi il bel tempo, potrebbero quindi esserci bellissime sorprese anche per le località di mare. Il grosso degli arrivi stranieri in Toscana, invece, è previsto intorno alla Pentecoste, che quest’anno cade il 28 maggio, festa tradizionale dei Paesi protestanti che coincide con le loro ferie scolastiche”.

Ottime le prospettive anche sul fronte dei pubblici esercizi: “sarà una vera Pasqua di Resurrezione anche per bar e ristoranti, la cui attività sta tornando a pieno regime, come prima della pandemia – conferma il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano, imprenditore della ristorazione e vicepresidente vicario di Fipe nazionale (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) – a Firenze, ad esempio, le attese sono altissime e il tutto esaurito è davvero a portata di mano. Il problema, semmai, è il fatto che tanti locali sono sotto organico e non riescono a trovare personale adeguato ad affrontare come si deve le presenze della bella stagione. Qualcuno ha dovuto ridurre i turni, aumentare i giorni di chiusura o adottare altri sistemi per far fronte alla mancanza di personale senza far venire meno la qualità del servizio.  Ma se il problema persiste ci va di mezzo lo sviluppo e la competitività delle imprese, oltre che il sistema dell’accoglienza. Ecco perché ci vogliono politiche urgenti per colmare questo gap tra offerta e domanda di lavoro. C’è uno spreco di opportunità intollerabile per un Paese come il nostro”.