Pagamenti elettronici, a giugno scattano le multe
14/04/2022
Il Consiglio dei Ministri ha deciso di anticipare al 30 giugno (anziché al 1° gennaio 2023 come deciso in precedenza) il regime sanzionatorio per gli esercenti che non accettano pagamento con carta di credito o debito. Multa fissa di 30 euro più il 4% del valore della transazione rifiutata. Confcommercio critica sul provvedimento: “puntare solo sulle sanzioni non giova. Sarebbe meglio diminuire costi e commissioni sui Pos e prevedere la gratuità dei micropagamenti”. Le convenzioni in atto con Banca Sella e Sum Up per aiutare i commercianti a risparmiare.
Dal prossimo 30 giugno 2022 scatteranno le multe per gli esercenti che non accettano pagamenti con carte di credito e di debito. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri anticipando di sei mesi la scadenza fissata prima al 1° gennaio 2023. La misura fa parte del “pacchetto” di norme fiscali inserite in un decreto di attuazione di alcuni obiettivi del Pnrr.
Per ogni transazione rifiutata, il commerciante dovrà quindi pagare una sanzione amministrativa fissa di 30 euro più il 4% del valore dello scontrino.
Confcommercio ha espresso una posizione critica nei confronti del provvedimento: “la diffusione dei pagamenti elettronici va perseguita mettendo in campo scelte decise di abbattimento delle commissioni e dei costi a carico di consumatori e imprese, a partire dal potenziamento dello strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente e prevedendo la gratuità dei cosiddetti micropagamenti. Puntare asimmetricamente sulle sanzioni non giova ai processi di modernizzazione del sistema dei pagamenti, peraltro già in pieno sviluppo”.
L’associazione di categoria ha attivato a livello nazionale alcune interessanti convenzioni per l’installazione del Pos nelle attività commerciali e non solo, a garanzia di migliori trattamenti economici per gli operatori. In particolare, ha stretto un accordo con Banca Sella in esclusiva per i negozi del comparto moda e un accordo con Sum Up, che offre soluzioni innovative e pratiche anche per chi ha volumi di transato ridotti o per chi, come venditori su area pubblica o professionisti, si trova a dover accettare pagamenti digitali anche fuori dalla propria sede. Per informazioni, rivolgersi alla sede territoriale Confcommercio più vicina.
Nel testo in cui si approva il via anticipato alle sanzioni per chi non accetta pagamenti elettronici, manca l'attesa semplificazione della lotteria degli scontrini ma è stato inserito l'obbligo di fatturazione elettronica anche per le partite Iva in regime forfettario. Quelle, ad esempio, che hanno optato per la flat tax. Fino al 2024, però, sono esonerate quelle fino a 25mila euro di reddito.