Overtourism, verso un "modello Firenze" per vincere la sfida dell'iperturismo
11/12/2024
Durante l'incontro promosso da Fiavet Toscana, la sindaca Sara Funaro ha annunciato l'apertura in Comune un tavolo di lavoro con gli operatori delle filiera turistica per gestire e strutturare i flussi in città, coniugando l’ospitalità alle esigenze dei residenti. Al dialogo, moderato dal presidente regionale di Fiavet Pier Carlo Testa, hanno partecipato anche il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, l’ad di Enit Ivana Jelinic e la presidente della Fondazione Destination Florence Convention Bureau Laura Masi.
Ci sarà un ‘modello Firenze’ per gestire e strutturare al meglio l’overtourism, coniugando l’ospitalità alle esigenze dei residenti: è l’impegno preso dalla sindaca di Firenze Sara Funaro che, nel corso di un incontro promosso da Fiavet Toscana-Confcommercio, ha espresso la volontà di promuovere a breve un tavolo di lavoro con gli operatori della filiera turistica e del commercio per condividere una strategia che prenderà spunto dai punti già fissati dal Comune per far fronte al fenomeno dell’iperturismo.
“Tra i passaggi chiave del nostro decalogo che sono parte integrante del Piano approvato in Giunta – ha detto la Sindaca - ci sono azioni concrete che metteremo in campo, come la regolamentazione ed il contenimento degli affitti brevi, vedi il rimborso IMU per chi nel centro storico passa da locazione turistica ad una di tipo residenziale, la tutela degli esercenti di vicinato e iniziative per destagionalizzare e delocalizzare i flussi turistici.”
Il presidente di Fiavet Toscana-Confcommercio Pier Carlo Testa ha osservato come “il termine overtourism sia una sintesi fuorviante, perché semmai dovremmo parlare di turismo disorganizzato. Noi vogliamo fare la nostra parte per trovare le soluzioni operative e logistiche finalizzate a preservare il patrimonio ricettivo. Gli agenti di viaggi toscani sono prevalentemente coinvolti nel turismo incoming ed è quindi prioritario tutelare il ‘patrimonio’ dei flussi di visitatori che scelgono il territorio. È bene chiarire che questa nuova declinazione della ricettività potrebbe essere adottata da molte altre destinazioni italiane ponendo sempre in evidenza che il turismo è una industria.”
Franco Marinoni, direttore generale di Confcommercio Toscana, si è detto convinto che “il lavoro di squadra porterà benefici tangibili alla città che vive di turismo e di commercio d’eccellenza. Tra le nostre proposte operative: tolleranza zero contro abusivismo e ogni forma di concorrenza sleale, utilizzo di big data e innovazioni digitali per gestire meglio i flussi, che dovremmo anche riuscire a distribuire meglio nel tempo, destagionalizzando, e nello spazio, proponendo mete alternative a quelle più inflazionate. Poi c’è bisogno del coinvolgimento attivo dei residenti: il turismo è un’opportunità di crescita per tutti”.
Sulla trasversalità del settore e la necessità di condividere una strategia si è soffermata anche Laura Masi, presidente della Fondazione Destination Florence Convention Bureau: “La nostra realtà, che conta già 130 aziende con la formula del partenariato pubblico-privato, intende fare la sua parte analizzando le migliori soluzioni per risolvere la temporalità e la dislocazione dei flussi turistici.”
Un impegno condiviso anche dall’ad dell’ENIT, Ivana Jelinic: “Noi dobbiamo mantenere alta l’attenzione sulle nostre destinazioni di punta come Roma, Firenze e Venezia che sono poi il motivo per cui i visitatori stranieri ci scelgono e come secondo passaggio essere sufficientemente organizzati per proporre altro, aiutare il turista, sia estero che italiano, a scoprire altri territori circostanti, con una pianificazione temporale che consenta di destagionalizzare con criterio, mettendo a regime un virtuoso sistema di prenotazioni per visite, escursioni, come fanno le grandi mete internazionali – Londra, Parigi - per gestire i loro flussi turistici.”