Nei mercati contro la violenza di genere

23/09/2019

La campagna contro la violenza sulle donne realizzata dalla Regione Toscana arriva nei mercati ambulanti grazie alla collaborazione con le associazioni di categoria. Gadget e materiale informativo saranno distribuiti entro la fine dell’anno nei principali mercati ambulanti della Toscana, selezionati due per provincia. Sarà inoltre rilanciato il numero gratuito antiviolenza 1522. Coinvolti nella campagna anche alcuni eventi sportivi. Dal 2006 al 2017 in Toscana le vittime di femminicidio sono state 108, di cui 7 nell'ultimo anno. Dal 1° luglio 2009 al 30 giugno 2018, si sono rivolte ai 24 Centri antiviolenza della Toscana ben 22.437 donne.

La campagna contro la violenza sulle donne realizzata dalla Regione Toscana arriva nei mercati ambulanti. Merito della collaborazione con le associazioni di categoria dei commercianti su area pubblica, che nei principali mercati toscani, due per provincia, distribuiranno borsine di stoffa con l'immagine della campagna e materiale informativo anche per promuovere) il numero gratuito 1522, attivo 24 ore su 24, creato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri nel 2006 per consentire alle donne di trovare una prima accoglienza telefonica e informazioni sui servizi specializzati disponibili sul proprio territorio.

L’iniziativa è stata presenta lunedì 23 settembre nel corso di una conferenza stampa in Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, alla presenza della vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni e dell'assessora al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi.

“Aderiamo volentieri alla campagna proposta dalla Regione Toscana contro la violenza sulle donne, convinti che i luoghi del commercio – i mercati come i negozi – siano prima di tutto spazi di incontro, confronto, condivisione dove si possono maturare scelte etiche che modellano la nostra società”, commenta il   presidente di Fiva (Federazione Italiana Venditori su Area Pubblica)-Confcommercio Rodolfo Raffaelli.

"L'obiettivo – ha spiegato la vicepresidente Monica Barni – è mantenere alta e costante la sensibilità nei confronti di questa tematica e favorire l'emersione del fenomeno. Secondo gli ultimi dati sono in aumento le persone che si sono rivolte alle strutture, segno di una maggiore consapevolezza dei propri diritti da parte delle donne. Per questo continuiamo a promuovere la conoscenza del 1522 e con la campagna 2019 vogliamo diffonderlo ancora più capillarmente. Dopo la collaborazione degli anni scorsi con tanti soggetti che hanno aderito convintamente alla campagna, tra cui la GDO, gli ordini professionali, la rete delle farmacie pubbliche e private, la rete delle biblioteche, gli autobus urbani ed extraurbani e Trenitalia, quest'anno ci rivolgiamo ai mercati ambulanti e agli eventi sportivi, ambiti che coinvolgono un'ampia fascia della popolazione con caratteristiche eterogenee".

La campagna contro la violenza di genere sarà infatti promossa, oltre che nei mercati, anche durante le principali manifestazioni sportive toscane, individuate coinvolgendo Coni, Cip (Comitato Italiano Paralimpico) e Anci. "Lo sport – ha detto l'assessora al diritto alla salute, al welfare e all'integrazione socio-sanitaria Stefania Saccardi – è da sempre sinonimo di gioco, divertimento e salute e rappresenta un movimento sociale, economico e culturale che in Toscana coinvolge oltre un milione di cittadini. Un patrimonio eccezionale composto da persone che credono nello sport, nella sua funzione sociale, nella sua capacità di valorizzare talenti e far crescere cittadini e campioni esemplari. Abbiamo ritenuto pertanto doveroso unirci alla campagna di diffusione del 1522, coinvolgendo Coni, Cip e Anci, proprio perché lo sport, oltre agli effetti positivi sulla salute, ha un forte impatto educativo e di promozione di opportunità di inclusione, socializzazione e coesione sociale".

Dal 2006 al 2017 in Toscana le vittime di femminicidio sono state 108, di cui 7 nell'ultimo anno. A uccidere sono soprattutto partner ed ex partner. Dal 1° luglio 2009 al 30 giugno 2018, si sono rivolte ai 24 Centri antiviolenza della Toscana 22.437 donne, 3.381 nell'ultimo anno della rilevazione: in media 6 al giorno. Si conferma dunque la tendenza all'aumento dei casi registrata nello scorso rapporto. Tra le donne che hanno chiesto aiuto ai Centri: il 71% sono italiane e il 29% straniere. Nell'ultimo anno si assiste a un aumento delle giovani tra i 18 e i 29 anni che si sono rivolte ai Centri antiviolenza, aumento che potrebbe essere collegato ad una maggiore consapevolezza sia nei confronti delle dinamiche e manifestazioni della violenza di genere che dei propri diritti.