Natale in tono minore per l'85% dei toscani

08/12/2021

Lo rivela l'indagine di Format Research per Confcommercio Toscana, che analizza le intenzioni di acquisto dei consumatori. Molti vivranno questo Natale in maniera più dimessa rispetto a quello dello scorso anno. Così, il sentimento di sfiducia che ha rallentato i consumi ormai da qualche mese getterà la sua ombra lunga anche sulle prossime festività. Ma, nonostante tutto, il 76,9% dei toscani non rinuncerà a fare regali, sebbene con un budget più ridotto: circa 158 euro a testa contro le 162 del Natale 2020. Nella classifica dei regali più gettonati si piazzano al primo posto i prodotti gastronomici. Tra i canali di vendita preferiti cresce la quota dell'ecommerce.

L’85% dei toscani vivrà questo Natale in maniera più dimessa rispetto a quello dello scorso anno. Così, il sentimento di sfiducia che ha rallentato i consumi ormai da qualche mese getterà la sua ombra lunga anche sulle prossime festività. Ma, nonostante tutto, il 76,9% dei toscani non rinuncerà a fare regali, sebbene con un budget più ridotto: circa 158 euro a testa contro le 162 del Natale 2020. 

 

Lo rivela l’indagine condotta da Format Research per Confcommercio Toscana, su un campione rappresentativo della popolazione residente di età superiore ai 18 anni.  

 

Nella classifica dei regali più gettonati si piazzano al primo posto i prodotti gastronomici (ad acquistarli otto toscani su dieci), seguiti da libri ed ebook (per un toscano su due), capi di abbigliamento, giocattoli e carte regalo. La classifica prosegue poi con vino e liquori, trattamenti di bellezza e prodotti per la cura della persona. I più tecnologici regaleranno anche dvd, musica digitale, abbonamenti streaming e giochi elettronici.  

 

Tra i canali di acquisto preferiti quest’anno c’è internet: il 68,4% degli intervistati ha infatti dichiarato di aver acquistato o che acquisterà doni online. Poi ci sono le catene della distribuzione organizzata e, al terzo posto i negozi di vicinato. Seguono gli outlet o spacci aziendali e i punti vendita del commercio equo e solidale.  

 

Oltre la metà dei cittadini toscani (55,4%) spenderà per i regali meno dello scorso Natale, il 42% rispetterà lo stesso budget e solo il 2,6% lo aumenterà. In ogni caso, la quasi totalità degli intervistati (96%) ha confermato un budget inferiore ai 300 euro. Nel dettaglio: il 31% spenderà meno di 100 euro e il 65% tra le 100 e le 300 euro. Solo una quota residuale (4%) spenderà di più.   

 

Tanti (il 56%) i toscani che hanno deciso di anticipare i propri acquisti natalizi a fine novembre, sia per approfittare delle occasioni offerte dal Black Friday, sia per paura di una risalita dei contagi.  

 

“L’indagine di Format Research dimostra purtroppo la fondatezza dei nostri timori: la voglia di fare festa rimane, ma i consumi continuano a diminuire perché ancora domina la paura del futuro”, dice il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano, “a pareggiare i conti forse arriverà un leggero aumento della spesa per imbandire la tavola delle feste, soprattutto nelle case, perché è forte il desiderio di trattare bene se stessi e i propri cari. Vedremo nei prossimi giorni l’andamento delle prenotazioni nei locali per il pranzo di Natale e il cenone di San Silvestro. Lo scorso anno il lock down ci aveva costretti alla chiusura, quest’anno l’arrivo del super green pass e l’aumento della percezione di sicurezza dovrebbero riportare una buona performance nei ristoranti”. 

 

Tra i dati da tenere sott’occhio secondo Confcommercio Toscana, quello relativo all’ecommerce: “la pandemia ha accelerato il cambiamento delle abitudini di consumo, spingendo molto l’uso di canali alternativi di vendita, come il web o il social shopping – spiega il direttore regionale dell’associazione di categoria Franco Marinoni. “Tanti negozianti l’hanno capito per tempo e ora, oltre alla sede fisica del proprio negozio, hanno anche una sede virtuale per intercettare questa nuova domanda. Chi invece non ha ancora abbracciato il cambiamento deve correre ai ripari perché rischia di perdere intere fette di mercato, soprattutto tra gli under 40”, avverte. Per il resto, “i risultati del sondaggio confermano che anche in Toscana si respira l’attuale clima di incertezza dovuto al perdurare della pandemia e ai rincari generalizzati dei prezzi. Una situazione che, se dovesse perdurare, metterebbe mette a rischio la tenuta di tante imprese e dell’occupazione”.