Food&Wine in Progress, alla Leopolda il top dell'enogastronomia

26/11/2018

Tra i protagonisti della due-giorni di sabato 1 e domenica 2 dicembre anche macellai e panificatori da tutta la Toscana. Slogan comune: lotta allo spreco in cucina e attenzione ai segreti per conciliare gusto e massima qualità al risparmio. Come? Recuperando ricette della tradizione come quelle a base di pane raffermo, dalla ribollita alla zuppa di cipolle, oppure acquistando tagli del quarto anteriore bovino, base ideale per succulenti bolliti e spezzatini. In programma la premiazione di due "icone" della cucina italiana: Luciano Artusi, erede di Pellegrino Artusi, e Franco Torrini, titolare della storica Torrini Gioielli, creatrice delle forchette d’argento che Caterina de’ Medici portò alla corte di Francia.

No agli sprechi in cucina, sì al risparmio che va a braccetto con la qualità e la tradizione per far trionfare il gusto sulla tavola delle famiglie toscane. È con questa filosofia che Confcommercio Toscana partecipa quest’anno alla nuova edizione di “Food and wine in progress”, la manifestazione dedicata alle eccellenze agroalimentari, in programma alla Stazione Leopolda di Firenze dall’1 al 2 dicembre, con la regia di Unione Regionale Cuochi Toscani e AIS Toscana.

“Ci giocheremo alcuni assi nella manica, chiamando i macellai Federcarni e i panificatori Assipan da tutta la regione per proporre alcuni piatti tipici della cucina toscana, ‘poveri’ per l’economicità degli ingredienti, ma ricchi, ricchissimi, in quanto a sapore e valori nutritivi”, anticipa il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, “insieme agli chef e alla scuola di cucina Tessieri proporranno le ricette a base di pane raffermo, dalla ribollita alla pappa al pomodoro e alla zuppa dei cipolle, per rendere omaggio fino all’ultimo al prezioso prodotto dei fornai. Poi brasati, stufati, spezzatini e bolliti ricavati dal quarto anteriore del bovino. Perché non esistono solo la costosa bistecca o il filetto, ma altri tagli di carne più economici con i quali è possibile integrare la propria dieta senza necessariamente spendere un patrimonio. Basta rivolgersi al macellaio di fiducia, per farsi consigliare, conciliando il risparmio con l’esigenza di mangiare carne di ottima qualità, saporita e con alte proprietà nutrizionali. Come quella di collo e pancia, non a caso usata da sempre per le ricette che richiedono cottura lenta come il celebre peposo”.

Confcommercio Toscana coglierà poi l'occasione di “Food&Wine in Progress” per rendere omaggio all’Anno del Cibo Italiano con una premiazione speciale che vedrà protagonisti Luciano Artusi, fiorentino doc ed erede della stirpe di Pellegrino Artusi, “padre” della cucina italiana, e Franco Torrini, titolare della Torrini Gioielli, storica azienda fiorentina che nel 2019 si appresta a festeggiare i 650 anni di vita e che, nel suo curriculum, vanta perfino la creazione delle forchette d’argento che Caterina de’ Medici portò con sé alla corte di Francia quando ne divenne regina.

"Due storie importanti, quelle delle famiglie Artusi e Torrini, che si intrecciano proprio sulla tavola e contribuiscono ancora oggi a dare senso e bellezza al gusto tutto italiano per la convivialità”, sottolinea il presidente della Fipe-Confcommercio Toscana Aldo Cursano, “per questo abbiamo deciso di segnalarle al comitato organizzatore della manifestazione. Era giusto che avessero il risalto che meritano in questa splendida due-giorni. Luciano Artusi e Franco Torrini sono due icone che rappresentano la storia della cucina italiana e sono entrambe riconducibili alla Toscana, un motivo di orgoglio in più per noi”. Del resto, Food&Wine in Progress è nata proprio per celebrare il grande valore della cucina italiana. “Ci piace che lo faccia attraverso le figure professionali che ogni giorno lavorano con impegno e competenza nelle imprese della filiera alimentare e ristorativa, alle quali Confcommercio dà voce e tutela attraverso la Federazione dei pubblici esercizi Fipe”, prosegue Cursano. “La manifestazione della Leopolda rappresenta un momento importante di confronto, crescita e orgoglio per una categoria che dedica la sua vita ad una missione: far star bene le persone. Il ristorante, ad esempio, per molti è ormai una “casa fuori casa” dove si festeggia la voglia di stare insieme e condividere il bello della vita intorno alla tavola. E come sul palco di un teatro, chef, sommelier, camerieri e tutti gli altri professionisti della gastronomia, compresi i nostri macellai e panificatori, diventano attori protagonisti di questo spettacolo”.