Decreto Rilancio, ecco le nuove misure per la ripartenza

15/05/2020

Il testo del decreto, approvato dal Consiglio dei Ministri e presentato in conferenza stampa mercoledì 13 maggio dal premier Conte, rinnova alcuni provvedimenti presi con il “Cura Italia” (come il bonus 600 euro) e ne introduce di nuovi a favore di lavoratori, famiglie, imprese e a sostegno del reddito. Per informazioni sulle misure inserite, contattare la sede territoriale Confcommercio più vicina.

256 articoli per 464 pagine. È il testo del Decreto Rilancio, presentato dal premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa di mercoledì 13 maggio, contenente numerose misure, novità e bonus a sostegno del reddito, per lavoratori e famiglie e per le imprese. In totale, il Decreto mobilita 55 miliardi di euro per l’inizio della ripartenza economica dell’Italia durante la Fase 2 dell’emergenza sanitaria da Covid -19.

Il testo del Decreto Rilancio è molto vasto. Parte delle misure previste sono un aggiornamento del decreto Cura Italia, come il bonus 600 euro per le Partite IVA, cassa integrazione e congedo parentale COVID-19. Altre sono invece novità assolute, come l’abolizione dell’IRAP, il reddito di emergenza, il bonus bici e bonus vacanze, i finanziamenti a fondo perduto e l’ecobonus al 110%.

Nelle infografiche scaricabili qui abbiamo provato a riassumere in maniera semplice ed immediata alcuni dei provvedimenti più interessanti per le imprese ed i professionisti del terziario. Per informazioni dettagliate sulle misure e su come fare per usufruirne, si consiglia però di contattare la sede territoriale Confcommercio più vicina. 

“È  stata importante la scelta di procedere alla soppressione delle clausole di salvaguardia in materia di conti pubblici e di liberare così l’economia e la società italiana dalla prospettiva dell’automatismo degli aumenti di Iva e accise -  ha fatto sapere Confcommercio - "e importanti sono, ancora, gli appostamenti di risorse per il sistema delle garanzie, nonché le misure per l’accelerazione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e giuste le misure volte al sostegno della messa in sicurezza degli ambienti di lavoro (tax credit e bandi Inail). Ma resta necessario ed urgente fare di più”.  

Per esempio, secondo l’associazione di categoria “il giusto principio del ricorso al contributo a fondo perduto, a titolo di ristoro delle cadute di fatturato registrate dalle imprese, trova una traduzione operativa riferita al solo mese di aprile e con un meccanismo di percentualizzazione per classi di ricavi, che rischia di generare, a partire dalle imprese più piccole, effetti modesti”. Bene poi “la cedibilità del credito d’imposta (riferito al trimestre marzo-maggio) per locazioni commerciali ed affitti d’azienda a locatari e concedenti, nonché a terzi ed al sistema bancario” che però “non risolve del tutto il problema dei mancati pagamenti dei canoni per crisi di liquidità. Abbuonato il pagamento del saldo Irap 2019 e del primo acconto Irap 2020, viene inoltre prorogata a settembre la ripresa dei versamenti dei tributi e dei contributi sospesi per aprile e maggio. Restano comunque le esigenze di una moratoria fiscale più inclusiva e di più lunghe rateizzazioni”.

Per quanto riguarda poi il rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni, “interessanti gli incentivi fiscali alla ricapitalizzazione. Di rilievo il sismabonus e l’ecobonus rafforzati per spese sostenute da persone fisiche. Bene il rifinanziamento di cassa integrazione ed indennità, permangono però necessità di semplificazione e di tempestività”, continua la Confederazione.

E se viene disposta l’esenzione dal pagamento della prima rata Imu per tutti gli immobili destinati all’esercizio dell’attività di ricettività turistica e per gli stabilimenti balneari, nonché l’esenzione, fino al 31 ottobre, dal pagamento di Tosap e Cosap per i pubblici esercizi, su un altro versante “un tax credit massimo di 500 euro per nuclei familiari con reddito Isee non superiore a 40mila euro non appare invece in grado di suscitare effetti rilevanti ai fini della domanda turistica degli italiani. Soprattutto, manca un approccio organico al turismo e al sistema dei trasporti e della logistica, che davvero potrebbero svolgere un ruolo strategico per la crescita del Paese entro ed oltre il tempo dell’emergenza”, conclude Confcommercio.