Dal 1° luglio bonus per chi accetta pagamenti elettronici

24/06/2020

A commercianti, artigiani e professionisti con ricavi/compensi non superiori a 400mila euro spetterà un credito d’imposta nella misura del 30% delle commissioni loro addebitate sulle transazioni con carte di credito, di debito prepagate o altri strumenti tracciabili. Sempre dal 1° luglio, vietato l’uso del contante oltre 2.000 euro (ora la soglia è tremila). Il limite si abbasserà a mille euro dal 1° gennaio 2022. Per informazioni e chiarimenti, contattare la sede territoriale Confcommercio più vicina.

Stop ai contanti sopra i duemila euro e bonus per chi accetta pagamenti elettronici. Dal 1° luglio entra ufficialmente in vigore quanto stabilito dal Decreto-legge 26 ottobre 2019 n. 124 (cosiddetto “decreto fiscale” collegato alla legge di bilancio 2020) per scoraggiare progressivamente l’uso del contante e incentivare invece l’impiego di mezzi di pagamento diversi. 

Da giovedì 1° luglio, quindi, a commercianti, artigiani e professionisti con ricavi/compensi non superiori a 400mila euro spetterà un credito d’imposta nella misura del 30% delle commissioni addebitate dagli intermediari per le transazioni elettroniche effettuate dai consumatori a partire dalla stessa data, con carte di credito, debito o prepagate o mediante altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili.

Il credito d’imposta può essere usato esclusivamente in compensazione, tramite modello F24, dal mese successivo a quello di sostenimento della spesa ed è riconosciuto nel rispetto delle condizioni e dei limiti fissati dalle norme europee in materia di aiuti de minimis, cioè di piccola entità. A tal proposito, si ricorda che il regolamento Ue prevede, in generale, un massimale di 200mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari; il limite è più basso per i produttori agricoli (15mila euro) e per chi opera nel settore della pesca e dell’acquacoltura (30mila euro).

Sempre dal 1° luglio sono vietati i passaggi di denaro contante e di titoli al portatore in euro o in valuta estera pari o superiori a 2mila euro (attualmente, il limite è 3mila euro), effettuati a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, siano esse persone fisiche o giuridiche. Il trasferimento oltre questo importo è vietato anche quando è effettuato con più pagamenti, inferiori alla soglia, artificiosamente frazionati. Dal 1° gennaio 2022, il tetto per l’uso del contante scenderà ulteriormente a mille euro.

Per eventuali informazioni sui due provvedimenti, gli imprenditori possono contattare la sede territoriale Confcommercio più vicina.