Balneari, "subito una riforma organica del sistema demaniale marittimo"
02/01/2023
"Non siamo contrari a priori all'aumento del canone, ma deve essere inserito in un progetto più esteso di riforma", scrivono in una nota congiunta i presidenti regionali di categoria. "Ci aspettiamo che il Governo, mantenendo le promesse, legiferi il prima possibile sulla scadenza delle concessioni, così da restituire certezze e serenità ai balneari e consentire loro una programmazione turistico-imprenditoriale pluriennale che permetta di ammortizzare gli aumenti".
“I balneari non sono a priori contrari all’aumento del tributo, lo diciamo da molto tempo anche proponendo ai vari governi proposte che andavano in questo senso. Ma ogni eventuale aumento deve essere inserito in una riforma organica del sistema demaniale marittimo". Lo scrivono in una nota congiunta i presidenti regionali della categoria dei balneari Stefania Frandi di SIB Confcommercio Toscana e Stefano Gazzoli di Fiba Confesercenti Toscana.
"Riconosciamo che diversi concessionari paghino poco, non è una novità - prosegue la nota - La legge sulla concorrenza (L 118/2022) del resto già prevede che i suoi decreti attuativi adeguino i canoni concessori per superare le criticità ormai conosciute. Ma quello che riteniamo sbagliato è mettere mano ai canoni al di fuori di una riforma organica".
"Ci aspettiamo quindi che il Governo, mantenendo le promesse fatte, legiferi il prima possibile sulla scadenza delle concessioni, ad oggi fissata a fine anno, così da restituire certezze e serenità ai balneari e consentire loro una programmazione turistico-imprenditoriale pluriennale che permetta di ammortizzare gli aumenti, evitando che ricadano sulle spalle dei consumatori. Ogni impresa ha bisogno di programmare il futuro e all’imprenditoria balneare viene impedito da troppi anni, con conseguenze visibili a tutti".