Balneari, la Regione approva la nuova legge sulle concessioni

27/07/2024

Il testo introduce l'equo indennizzo per i concessionari uscenti, garantendo un riconoscimento degli investimenti effettuati. La soddisfazione del presidente di SIB Confcommercio Toscana Alberto Nencetti: "così si riconosce il valore delle aziende balneari toscane, che hanno determinato la nascita e l’affermazione di un sistema turistico di successo". L'auspicio: "ci auguriamo che in futuro si  possa  armonizzare la normativa regionale con la legge Draghi, che aveva anche previsto la possibilità di ottenere concessioni temporalmente commisurate all’entità degli investimenti che si possono proporre ai Comuni. Siamo comunque grati alla Regione Toscana di questo primo passo per la tutela del nostro lavoro, dei nostri occupati e dell'indotto."

“Esprimo soddisfazione per l’avvenuto riconoscimento del valore delle aziende balneari toscane, che con l’eccellenza dei servizi che offrono alla sempre più affezionata clientela hanno determinato la nascita e l’affermazione di un sistema turistico di successo". Lo dice il presidente dei balneari toscani di SIB Confcommercio Alberto Nencetti alla notizia dell’approvazione della nuova normativa regionale sulle concessioni demaniali marittime, che introduce l'equo indennizzo per i concessionari uscenti, garantendo un riconoscimento degli investimenti effettuati.

 

"La proposta di legge approvata dalla Regione Toscana modifica la normativa sulle concessioni balneari inserendo la doverosità, in caso di evidenze pubbliche, che al concessionario uscente sia riconosciuto il valore di tutto ciò che è stato legittimamente creato sull’area demaniale ", continua Nencetti. “È questo una tema essenziale per il nostro Sindacato e in generale per tutti gli imprenditori balneari”.

 

“Auspichiamo – prosegue il presidente di SIB Confcommercio Toscana - che in futuro si  possa  armonizzare la normativa regionale con la legge Draghi, che aveva anche previsto la possibilità di ottenere concessioni temporalmente commisurate all’entità degli investimenti che si possono proporre ai Comuni. Siamo comunque grati alla Regione Toscana di questo primo passo per la tutela del nostro lavoro, dei nostri occupati e dell'indotto. Siamo consapevoli che la competenza a riformare il settore spetta allo Stato e non cesseremo di chiedere una legge nazionale che possa garantire finalmente stabilità ai nostri imprenditore”.