Balneari, "la nostra presenza è garanzia di sicurezza per i bagnanti"

14/07/2023

La presidente di SIB (Sindacato Italiano Balneari)-Confcommercio Toscana Stefania Frandi: “nella spiaggia libera, senza il presidio di professionisti del salvataggio, aumentano i rischi”. Il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni: “un bagno non è solo lettino, ombrellone, bibita e spaghetto alle vongole, ma fornisce anche assistenza e vigilanza ai bagnanti. Lo si evince bene dal dato relativo alle morti per annegamento nei tratti di costa presidiati dalle concessioni e in quelli liberi: si tratta di un rapporto 1 a 100”. L’assist della Regione: “meno di un terzo delle coste toscane è dato in concessione e questo potrebbe aiutarci ad evitare che i titoli concessori esistenti siano rimessi a bando come invece vorrebbe la Bolkestein”.

“La presenza degli stabilimenti balneari sulle coste toscane è garanzia di sicurezza per tutte le persone che vogliono godersi il mare senza pericolo: nella spiaggia libera, senza il presidio dei professionisti del salvataggio, aumentano i rischi”. A dirlo con forza è la presidente regionale del SIB (Sindacato italiano Balneari)-Confcommercio Toscana Stefania Frandi. E il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni aggiunge: “un bagno non è solo lettino, ombrellone, bibita e spaghetto alle vongole, ma fornisce anche assistenza e vigilanza ai bagnanti. Lo si evince bene dal dato relativo alle morti per annegamento nei tratti di costa presidiati dalle concessioni e in quelli liberi: si tratta di un rapporto 1 a 100.”.  

 

“Per questo motivo – prosegue la presidente di SIB-Confcommercio Toscana Stefania Frandi - appare insensata la richiesta di chi, come Rifondazione Comunista sull’isola d’Elba, vorrebbe cancellare le licenze dei balneari”. Questo mentre le Capitanerie di Porto della Toscana, proprio per tutelare la sicurezza, chiedono una postazione bagnino ogni 80 metri e fanno controlli periodici per verificarne l’adeguatezza. E senza dimenticare che spesso i balneari che hanno la concessione accanto alle spiagge libere le presidiano offrendo un servizio sociale utile a tutti. “È evidente – secondo la presidente Frandi - che la direttiva europea Bolkestein sia diventata la scusa per scatenare una sorta di lotta di classe, ma chi bolla gli imprenditori del settore come meri speculatori sul bene comune – le spiagge – fa demagogia e dimentica che le nostre imprese offrono servizi importanti per la comunità, producono occupazione e fanno parte di quel sistema di accoglienza che è il valore aggiunto del turismo italiano”. 

 

In merito alla questione Bolkestein, è arrivato ora l’importante assist della Regione Toscana, che ha effettuato la mappatura delle coste: “i risultati confermano che meno di un terzo delle coste toscane (86 km sui 269 totali) è dato in concessione, non c’è affatto scarsità di risorse naturali e questo potrebbe aiutarci ad evitare che i titoli concessori esistenti siano rimessi a bando, come invece vorrebbe la direttiva europea”, fa sapere la presidente di SIB Confcommercio Toscana.  

 

“Confidiamo che si possa mettere un punto definitivo alla vicenda: noi vogliamo continuare a far bene il nostro mestiere e ad investire sul futuro”, prosegue Stefania Frandi, “che siamo aziende competenti e affidabili ce lo dimostrano anche i nostri partner finanziari. Per esempio, abbiamo stretto un accordo con Castagneto Banca 1910, che concede una garanzia fino a 20mila euro con una commissione annua pari a zero (1% per importi superiori ai 20mila) alle imprese balneari che, su richiesta dei Comuni, necessitano di una fidejussione bancaria per il rilascio della concessione demaniale”. L’accordo è valido in esclusiva per gli stabilimenti balneari associati a Sib Confcommercio delle province di Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara e Pisa ed è naturalmente subordinato alla valutazione del merito creditizio dei soggetti interessati.