Ambulanti, presto un punto alla questione Bolkestein

21/03/2019

Una delegazione di Confcommercio Toscana e Fiva ha incontrato il presidente della Seconda Commissione consiliare della Regione Toscana Gianni Anselmi, autore della proposta di legge che potrebbe ora mettere in sicurezza le imprese del settore, colmando i vuoti normativi lasciati dall’ultima Legge di Bilancio, con la quale il Governo ha escluso gli ambulanti dall’ambito di applicazione della direttiva europea. Raffaelli (Fiva Toscana): "un provvedimento atteso da circa 13.500 imprese toscane ". Marinoni (Confcommercio Toscana): “una proposta può diventare un vero e proprio apripista legislativo in materia di aree pubbliche". Zelli (Fiva nazionale): "un passo importante non solo per la Toscana ma anche per le altre Regioni, ma vanno rivisti alcuni punti". Anselmi: “una via toscana alla disciplina del settore dopo che il Parlamento lo ha sottratto al regime della Bolkestein”

Gli ambulanti toscani sono ad un passo dal mettere un punto definitivo alla questione Bolkestein. La nuova conferma arriva ora dall’incontro della delegazione di Fiva-Confcommercio, l’associazione di categoria dei venditori su area pubblica, con il presidente della Seconda Commissione consiliare della Regione Toscana Gianni Anselmi.

“Anselmi ci ha rassicurato sulla possibilità che la proposta di riforma della legge regionale 62 (Codice del Commercio), presentata a suo nome e attualmente in itinere, possa presto trasformarsi in legge, mettendo in sicurezza circa 13.500 imprese toscane - spiega il presidente di Fiva (Federazione Italiana Venditori su Area pubblica)-Confcommercio Toscana Rodolfo Raffaelli, presente all’incontro insieme al direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni e ai segretari di Fiva nazionale Armando Zelli e regionale Gianni Picchi.

Così, dopo l’apertura del Governo, che con la recente Legge di Bilancio ha formalmente tolto gli ambulanti dall’ambito di applicazione della direttiva europea sulla libera circolazione dei servizi senza però definirne le procedure, per la categoria arriva anche l’assist prezioso della Regione Toscana, che dovrebbe colmare i vuoti normativi lasciati dalla legislazione nazionale rispetto al regime previgente.

La proposta di legge avanzata da Anselmi e altri consiglieri (Pdl 342), richiamando la competenza delle Regioni in materia di commercio così come sancita dalla Costituzione, introduce infatti significative novità, intervenendo sul procedimento di rinnovo delle concessioni – che viene stabilito in modo tacito – e su altri aspetti della normativa, come le sanzioni.

“Una proposta di legge che finalmente restituisce serenità a tanti imprenditori e che può diventare un vero e proprio apripista legislativo in materia di aree pubbliche – sottolinea il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – Il rinnovo tacito delle concessioni fa guardare al futuro con maggiore fiducia e crea le condizioni per un effettivo sviluppo del settore. Auspichiamo che l’impegno della Regione si spinga oltre, favorendo l’innovazione, attraverso gli investimenti e la riqualificazione dei mercati e delle aree mercatali, nonché sostenendo l’accesso dei giovani al commercio ambulante”.

“Ringrazio Confcommercio e Fiva per l’attenzione mostrata ad un provvedimento che si propone di restituire certezze al settore del commercio ambulante e su aree pubbliche, che da tempo giustamente ne invoca - dice il presidente della Seconda Commissione Gianni Anselmi - nei prossimi giorni, anche avvalendoci del contributo di Confcommercio, proporremo modifiche del testo base della legge nel senso di una maggiore chiarezza e di una migliore utilità per gli operatori e per i Comuni con l’obiettivo di approdare in Consiglio Regionale già nel mese di aprile, mettendo così in campo una via toscana alla disciplina del settore dopo che il Parlamento lo ha sottratto al regime della Bolkestein”. 

“La proposta Anselmi costituisce un passo importante non solo per la Toscana ma anche per le altre Regioni, visto che la normativa nazionale lascia indefiniti diversi aspetti importanti per la vita delle imprese. Ci sono però alcuni punti della proposta toscana che vanno sicuramente rivisti – precisa il segretario nazionale di Fiva-Confcommercio Armando Zelli – mi riferisco alla possibilità di affittare l’azienda o un ramo di essa, che va mantenuta. È pur vero che l’attività che si svolge su suolo pubblico soggiace a particolari vincoli e che resta comunque necessario scoraggiare la speculazione sui posteggi. Ma va trovata un’altra soluzione intelligente e rispettosa sia delle esigenze di sviluppo dell’impresa sia delle esigenze della Pubblica Amministrazione. La regolazione deve essere vincolata sia alla condizione di impresa attiva sia al numero delle concessioni rilasciabili allo stesso soggetto sullo stesso mercato, ricomprendendovi anche quelle date in gestione. Allo stesso modo– prosegue Zelli – va definito il quadro dei requisiti di onorabilità e di professionalità per l’accesso e l’esercizio all’attività e vanno meglio individuati i criteri per l’assegnazione dei posteggi liberi”.