Al lavoro per "Food&Wine in Progress"

17/09/2000

Confcommercio Toscana partecipa anche quest'anno alla due-giorni dell'enogastronomia schierando i suoi macellai e panificatori con le federazioni regionali Federcarni e Assipan. In più, omaggio all’Anno del Cibo Italiano con il coinvolgimento di Luciano Artusi, erede della stirpe del “padre della cucina italiana” Pellegrino Artusi, e di Franco Torrini, titolare della Torrini Gioielli, attiva a Firenze dal 1369 e creatrice delle celebri forchette d’argento che Caterina de’ Medici si portò alla corte di Francia.

Confcommercio Toscana partecipa anche quest’anno a “Food and wine in progress” schierando i suoi macellai e i panificatori. Le federazioni regionali del settore, Federcarni e Assipan Toscana, presidieranno un grande stand dedicato all’esposizione e vendita delle loro eccellenze, ma anche alle dimostrazioni pratiche, per valorizzare agli occhi del pubblico la sapienza artigianale e la maestria che si nascondono dietro ogni prodotto: da pani, focacce, dolci e biscotti che hanno fatto la storia dei forni toscani alle carni e agli insaccati fino ai pronti a cuocere e ai carpacci della più moderna macelleria. Uno spettacolo da vedere e gustare nella due-giorni del gusto.

Ma non è tutto, come spiegano il presidente di Fipe (federazione italiana pubblici esercizi)-Confcommercio Toscana Aldo Cursano e il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni: “cogliamo l’occasione preziosa di Food&Wine in Progress per rendere omaggio all’Anno del Cibo Italiano con due iniziative speciali, che vedranno il coinvolgimento di Luciano Artusi, fiorentino doc ed erede della stirpe di Pellegrino Artusi, “padre” della cucina italiana, e di Franco Torrini, titolare della Torrini Gioielli, storica azienda fiorentina che nel 2019 si appresta a festeggiare i 650 anni di vita e che, nel suo curriculum, vanta perfino la creazione delle forchette d’argento che Caterina de’ Medici portò con sé alla corte di Francia quando ne divenne regina. Due storie importanti, quelle delle famiglie Artusi e Torrini, che si intrecciano proprio sulla tavola e contribuiscono ancora oggi a dare senso e bellezza al gusto tutto italiano per la convivialità”.