Aiuti alle imprese, filo diretto Regione-Confcommercio

22/09/2020

Si è svolta on line martedì 22 settembre 2020 la riunione che ha messo a confronto i funzionari del sistema Confcommercio in Toscana con i referenti della Regione, per fare il punto sui bandi pensati per sostenere imprese e professionisti penalizzati dall'emergenza Covid-19. Il direttore regionale dell'associazione di categoria Franco Marinoni: "è della massima importanza che gli aiuti stanziati a livello nazionale e locale arrivino a destinazione. Ecco perché abbiamo sollecitato questo incontro tecnico, che è servito a chiarire i bandi regionali".

Si è parlato di credito e sostegni alle imprese travolte dall’emergenza Covid-19 oggi (martedì 22 settembre 2020) nel corso dell’incontro on line organizzato da Confcommercio Toscana, che ha messo a confronto i funzionari del sistema Confcommercio di tutte le province toscane con i referenti della Regione Toscana, a partire dal capogabinetto dell’Assessorato attività produttive, commercio e turismo Manuele Braghero e dal dirigente del settore incentivi Elisa Nannicini, insieme ai funzionari  Daniela Giampà e Serena Brogi. Ha partecipato all’incontro in qualità di relatore anche il direttore di Centrofidi Terziario Francesco Pela, che si è soffermato in particolare sui voucher garanzia.

“In questo momento”, spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, che ha aperto l’incontro online”, “è della massima importanza che gli aiuti stanziati a livello nazionale e locale per le imprese e i professionisti colpiti dalla crisi arrivino a destinazione. Ecco perché abbiamo sollecitato questo incontro tecnico, che è servito a chiarire alcuni punti dei bandi regionali in essere, in modo tale che i nostri referenti sul territorio possano dare informazioni corrette agli operatori. Dobbiamo evitare che gli imprenditori si perdano fra le tante notizie disponibili, senza capire quale sia la misura che fa al caso loro e soprattutto senza avere la certezza di poterne usufruire”.

“Ringraziamo quindi per la collaborazione la Regione Toscana e in particolare gli assessori uscenti Ciuoffo e Bugli e i loro staff, anche per aver capito – e presto risolto – punti poco chiari che rischiavano di veder vanificato l’impegno che ha fatto nascere i bandi, come la questione del fatturato legato all’incoming per agenzie di viaggio e guide turistiche. Una clausola assurda in questo frangente di mobilità limitata”.

“La nostra associazione di categoria”, prosegue il direttore di Confcommercio Toscana, “è impegnata in questi mesi a tradurre in operatività tutto ciò che la legislazione pone a favore di imprese e professionisti e c’è bisogno di questi incontri chiarificatori, con il comune obiettivo di sostenere davvero gli imprenditori in questo momento e quindi con loro sostenere l’occupazione”.

“Il momento è durissimo”, sottolinea Franco Marinoni, “siamo andati a ‘dormire’ a febbraio che le 214mila imprese del terziario in Toscana da sole garantivano il 75% del valore aggiunto e il 64% dell’occupazione. Ci siamo ‘svegliati’ a marzo, in pieno lockdown, con una realtà completamente stravolta. 128mila imprese toscane del terziario ferme per più di tre mesi quindi con i ricavi completamente azzerati (e qualcuna è ancora inattiva, come le discoteche) e il rischio di perdere a fine anno 65 mila posti di lavoro nel settore, fra le 20mila e le 30 mila imprese e l’’11% del valore aggiunto complessivo, vale a dire 8,5 miliardi di euro in meno. Senza contare che in Toscana nel 2020 mancheranno all’appello consumi per una cifra pro capite pari a 2.700 euro a persona, un dato molto superiore alla media nazionale di 1.900 euro a persona. È come se avessimo spazzato via in un colpo quasi trenta anni di sviluppo, tornando ai livelli di spesa della metà degli anni Novanta e senza prospettive a breve termine di poter recuperare quanto perduto. Logico che per reggere uno scenario così devastante ci sia bisogno di aiuti concreti e di riforme strutturali, da finanziare in parte con i fondi europei, anche per tornare a crescere e ritrovare la giusta competitività a livello internazionale, dopo che la pandemia sarà passata”.