Accoglienza profughi, firmata la convenzione

17/03/2022

Le associazioni regionali degli albergatori hanno sottoscritto con Anci e Upi, sotto l’egida della Regione Toscana, l’accordo quadro che disciplina l’ospitalità nelle strutture ricettive toscane alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina . Stabilite modalità, condizioni economiche e impegni da rispettare. Diversamente da quanto disposto dalle convenzioni per gli hotel sanitari, alle strutture che aderiranno alla convenzione non verranno richiesti contingenti di camere, ma il collocamento dei rifugiati avverrà, di volta in volta, su richiesta della protezione civile. I gestori delle strutture ricettive ospitanti non avranno quindi alcuna limitazione nell’esercizio dell’attività, potendo ospitare anche altri utenti. Scopri come aderire contattando Federalberghi-Confcommercio oppure la sede territoriale Confcommercio più vicina.

Le strutture ricettive toscane potranno garantire una prima accoglienza ai profughi dell’Ucraina in attesa di sistemazione. È questo il senso della convenzione approvata dalla Regione Toscana e sottoscritta il 16 marzo 2022 da Anci (associazione dei Comuni), Upi (Unione delle Province), Confcommercio Toscana e Federalberghi Toscana con le altre associazioni di categoria degli albergatori.

 

Le strutture che daranno la propria disponibilità potranno così ospitare i profughi ai quali, una volta arrivati in Toscana, non sarà ancora possibile offrire una sistemazione più stabile. Sarà quindi una destinazione temporanea, prima dell’attivazione di percorsi di più lungo periodo. 

 

La Convenzione approvata stabilisce modalità, condizioni economiche, impegni che regoleranno l’accoglienza presso le strutture ricettive. Ciascuna struttura potrà liberamente aderire alla Convenzione sottoscrivendo un apposito modulo nel quale potrà indicare il numero di camere che metterà a disposizione e la tipologia dei servizi offerti.

 

Diversamente da quanto disposto dalle convenzioni per gli hotel sanitari, alle strutture che aderiranno alla convenzione non verranno richiesti contingenti di camere, ma il collocamento dei rifugiati avverrà, di volta in volta, su richiesta della protezione civile. I gestori delle strutture ricettive ospitanti non avranno quindi alcuna limitazione nell’esercizio dell’attività d’impresa, potendo ospitare anche altri utenti.

 

“Fino a oggi sono arrivati in Toscana 3.700 profughi, ma il numero è in costante aumento”, ha evidenziato il presidente della Regione Eugenio Giani. “Sin qui gran parte delle sistemazioni sono avvenute in famiglia ma, giorno dopo giorno, aumenta la percentuale di coloro che vengono gestiti da Cas (Centri di accoglienza straordinaria) e alberghi di prima accoglienza. Per questo è così importante la convenzione firmata: apre uno spazio di ospitalità nelle strutture ricettive che ci consentirà di gestire al meglio l’afflusso che si verificherà sin dai prossimi giorni”. 
 

“La convenzione - ha proseguito il presidente - evidenzia inoltre la piena sinergia in atto tra le istituzioni e le categorie economiche; queste ultime, di fronte all’emergenza, si sono subito rese disponibili a offrire una piena collaborazione. E nei prossimi giorni questa collaborazione si allargherà anche ad altri aspetti dell’accoglienza”.

“Da subito – ha detto l’assessore regionale alla protezione civile Monia Monni, - gli albergatori hanno messo a disposizione cinque alberghi di protezione civile che hanno già permesso di accogliere 150 persone, in gran parte donne e bambini. Ora il loro apporto aumenterà decisamente aiutandoci così a fronteggiare questa emergenza così anomala: non possiamo sapere quante persone arrivano e quando. La risposta delle strutture ricettive ci permetterà di rispondere quindi con la necessaria flessibilità”.  

Chi fosse interessato ad aderire alla Convenzione, può contattare Federalberghi-Confcommercio oppure la sede territoriale Confcommercio più vicina.